Tavares: brutale offensiva cinese, ma Stellantis è un concorrente feroce

Ippolito Visconti Autore News Auto
Stellantis è pronta a “lottare” per un posto nel mercato europeo dei veicoli elettrici, afferma il ceo Tavares, che parla da Kragujevac in Serbia.
Stellantis Serbia

Stellantis è pronta a “lottare” per un posto nel mercato europeo dei veicoli elettrici, afferma il ceo Tavares, che parla da Kragujevac in Serbia. Lo riporta la Reuters. Il top manager portoghese distribuisce energia a piene mani affinché il Gruppo euroamericano dica la sua contro le temute vetture a batteria cinesi. “Saremo sfidati brutalmente dall’offensiva cinese sul mercato europeo,  ma in Stellantis siamo pronti a combattere. Dimostreremo loro che stiamo lavorando duro, che abbiamo la tecnologia giusta, che siamo un concorrente molto feroce”. 

Dalla Serbia con materie prime

Serbia uno dei cuori pulsanti della società nata dalla fusione fra FCA e PSA: la nazione dell’Europa dell’Est spinge per diventare un fornitore chiave europeo di materie prime, batterie e veicoli elettrici più sostenibili. Ha firmato un accordo da 190 milioni di euro con Stellantis nel 2022 per la produzione di un veicolo elettrico nel suo stabilimento automobilistico di Kragujevac. L’impianto è visto come generatore di crescita per l’intera regione, lì dove nascerà la Fiat Grande Panda. Accolto molto bene dalla politica: il Gruppo capitanato da Tavares porta lavoro e sviluppo. “Questa è una grande opportunità per noi. Siamo l’unico paese nella regione dei Balcani occidentali che ha la produzione di automobili elettriche”, ha detto il presidente serbo Aleksandar Vucic durante la cerimonia di presentazione della nuova linea di produzione.

stellantis serbia

Belgrado e Stellantis per la scossa

La Serbia intanto ha ripristinato una licenza per Rio Tinto. Obiettivo, sviluppare la più grande miniera di litio d’Europa in un potenziale impulso all’economia del continente. Si prevede una produzione annua di litio di 58.000 tonnellate, sufficienti per circa 1,1 milioni di veicoli elettrici, ovvero circa il 17% del mercato europeo. Venerdì Belgrado ha firmato un accordo con l’Unione europea per dare al blocco l’accesso alle materie prime estratte in Serbia e rafforzare i loro legami sulla produzione sostenibile di materie prime, batterie e veicoli elettrici. Anche l’amministratore delegato della Mercedes, Ola Kaellenius, ha detto che la sua azienda è un potenziale cliente del litio e sosterrebbe il trasferimento di una parte maggiore della catena del valore delle batterie nella nazione.

Sempre più “verde”

In parallelo, la Regione Basilicata cerca di sbloccare un finanziamento da 120 milioni di euro per il fotovoltaico nello stabilimento di Melfi: è destinato a ridurre i costi energetici.

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