La transizione alle auto elettriche richiede un supporto concreto da parte delle istituzioni, secondo Stellantis. L’amministratore delegato Carlos Tavares sottolinea l’importanza degli incentivi per stimolare la diffusione dei veicoli elettrici, evidenziando come la loro assenza potrebbe rallentare l’intero processo. Si tratta di una richiesta che arriva dopo che il Governo italiano ha tagliato l’80% del Fondo Automotive, eliminando di fatto anche gli incentivi per auto elettriche.
Carlos Tavares chiede ai governi incentivi per le auto elettriche
Durante la presentazione della piattaforma STLA Frame, Tavares ha sottolineato come la differenza di prezzo tra veicoli elettrici e termici rappresenti l’ostacolo maggiore per i consumatori. L’amministratore delegato di Stellantis ha evidenziato la necessità di supportare l’acquirente, poiché “senza un sostegno finanziario adeguato da parte dei governi”, il raggiungimento degli obiettivi di mercato potrebbe essere compromesso.
La necessità di incentivare la mobilità elettrica trova conferma anche nelle parole del commissario europeo al Mercato Interno e all’Industria, Thierry Breton. Tuttavia, il commissario allarga la prospettiva oltre gli incentivi citati da Tavares, sottolineando l’importanza di sviluppare una filiera completa di componenti per l’elettrico e di colmare le attuali lacune in termini di competenze tecniche.
La decarbonizzazione dei trasporti rappresenta una sfida molto complessa che richiede competenze e risorse. Stellantis, da parte sua, ha pianificato investimenti superiori a 50 miliardi di euro entro il 2030 per l’elettrificazione della gamma di tutti i suoi marchi. L’obiettivo del gruppo prevede la completa elettrificazione delle vendite in Europa entro quella data, mentre per il mercato statunitense si punta a una quota del 50% nel segmento dei veicoli leggeri.
Stellantis, nonostante il rallentamento della domanda dei veicoli a zero emissioni, conferma la propria strategia di elettrificazione, puntando su innovazioni tecniche come l’estensione dell’autonomia fino a 1.100 chilometri per rafforzare la propria competitività. Questo impegno, come più volte sottolineato da Carlos Tavares, rappresenta per il gruppo una scelta etica nella lotta al cambiamento climatico, da perseguire nonostante le sfide economiche.