Tasse su benzina e diesel nel 2025: forse un carico eccessivo

Francesco Armenio
Accise e IVA pesano fortemente sul prezzo finale di benzina e diesel: ecco a quanto ammontano nei primi mesi del 2025.
benzina

Negli ultimi giorni il tema carburanti è al centro dell’attenzione, principalmente dovuto al fatto che sono stati svelati i consumati e le spese degli italiani per benzina e diesel nel 2024. In un altro articolo, infatti, abbiamo visto che la spesa degli italiani ha superato i 69 miliardi di euro nel 2024, e più della metà è finita nelle tasche dello Stato. Il motivo? Ovviamente le accise e l’IVA, fattori che hanno un certo peso sul prezzo finale dei carburanti.

Carburanti e tasse: ecco quando pesano le accise e l’IVA sul prezzo finale

Benzina e diesel

In Italia, nel 2025, ogni litro di benzina è gravato da accise pari a 72,8 centesimi. Questa tassazione, combinata con l’IVA al 22%, fa sì che quasi il 60% di quanto paghiamo alla pompa vada direttamente allo Stato. Quindi, su un prezzo di 1,78 euro al litro di benzina, più di un euro (circa 1,06 euro) rappresenta le tasse, mentre solo 72 centesimi corrispondono al valore effettivo del carburante.

Per il diesel la situazione è simile, sebbene con percentuali leggermente inferiori. Le accise ammontano a 61,7 centesimi per litro, con un piano di aumento progressivo di 1 centesimo all’anno per il prossimo quinquennio. Includendo l’IVA, il carico fiscale raggiunge il 56,1% del prezzo finale. Su un costo medio di 1,70 euro al litro, circa 95 centesimi finiscono nelle casse statali.

I prezzi di benzina e diesel rappresentano quindi un peso molto importante per le famiglie italiane, specialmente per chi è costretto a fare tanti chilometri ogni giorno per lavoro. Inoltre, con l’aumento programmato delle accise sul diesel nei prossimi anni, il divario potrebbe ampliarsi a favore della mobilità elettrica.

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