Tassa di 1.000 dollari sulle auto elettriche per rifare le strade Usa: sarebbe giusta anche in Italia

Ippolito Visconti Autore News Auto
In Usa, i senatori repubblicani chiedono una tassa di 1.000 dollari sulle nuove vendite di veicoli elettrici per finanziare le riparazioni stradali.
tassa sulle elettriche

Siamo tutti uguali innanzi alla legge: allora, in Usa, i senatori repubblicani chiedono una tassa di 1.000 dollari sulle nuove vendite di auto elettriche per finanziare le riparazioni stradali. Lo riporta la Reuters. Chi compra una macchina a benzina o diesel (pure un’ibrida plug-in) paga una tassa sul carburante per rifare l’asfalto. Occorre equità sociale, giustizia, equilibrio. Tutti i veicoli di qualsiasi tipo rovinano le carreggiate quando viaggiano. Perché mai solo il titolare di un mezzo termico dovrebbe sobbarcarsi l’onere federale?

Perché 1.000 dollari

La tassa una tantum (non ogni anno, non esageriamo, anche se…) di 1.000 dollari addebitata al momento dell’acquisto sarebbe più o meno equivalente a quanto i conducenti di veicoli convenzionali pagano in tasse federali sulla benzina in 10 anni per i fondi autostradali, ha affermato la senatrice Deb Fischer, principale sponsor della misura, nonché donna di grande intelligenza ed energia.

senatrice Deb Fischer

Anzi, le auto elettriche pesano di più

A ben vedere, le auto elettriche pesano di più delle termiche: rovinano di più la strada. Sicché i proprietari di un full electric dovrebbero pagare di più. In genere, più inquini e più versi allo Stato: in base alle CO2 emessa. Più sei green, più alto l’incentivo statale all’acquisto. Adesso, più rompi l’asfalto e più vieni tassato. Questa la logica di Fischer: “I veicoli elettrici possono pesare fino a tre volte di più delle auto a benzina, causando maggiore usura sulle nostre strade e sui nostri ponti. È giusto che versino nel Highway Trust Fund proprio come fanno le altre auto”. Gli utenti di mezzi termici in genere versano da 87 a 100 dollari l’anno al fondo fiduciario. Il Segretario ai trasporti Sean Duffy concorda: “Dovrebbero pagare per l’uso delle nostre strade. Come farlo, penso, è un po’ più complicato”.

Quanti soldi ballano

Dal 2008, più di 275 miliardi di dollari, inclusi 118 miliardi di dollari dalla legge sulle infrastrutture del 2021, sono stati spostati dal fondo generale all’Highway Trust Fund per pagare le riparazioni stradali. Il Congresso sta anche valutando l’eliminazione del credito d’imposta per i veicoli elettrici di 7.500 dollari, mentre l’amministrazione Trump ha congelato i fondi per la ricarica delle full electric e si sta muovendo per annullare le aggressive norme sulle emissioni costringerebbero le Case automobilistiche a costruire un numero crescente di macchine a batteria. Verrebbe macinato tutto l’impianto di Biden, che è stato un mezzo flop.

Una seconda tassa per gli incendi

Gia che ci siamo: ci permettiamo di suggerire al Congresso Usa anche una seconda tassa di 1.000 dollari sulle auto elettriche. Andrebbe in un altro fondo: per pagare una parte delle spese dei vigili del fuoco che usano le coperte contro gli incendi delle full electric. Fra materiali, preparazione, perdite di tempo, si spendono un sacco di soldi. 

Disparità sociale in Italia

Come stanno le cose da noi. Le accise su benzina e diesel ammontano – con l’Iva al 22% – grosso modo a due terzi del pieno. Fra poco, le tasse sul gasolio saliranno. Di certo, le imposte sull’elettricità non raggiungono quei picchi assurdi. Per le vetture elettriche, niente bollo (tassa di proprietà alla Regione) per un certo numero di anni né superbollo; accesso alle Zone a traffico limitato (in genere); sosta gratuita negli stalli blu a pagamento e gialli residenziali (spesso); ingresso in Area B e – per adesso – Area C di Milano. E altre mille vantaggi. Se le auto a benzina e diesel avessero un arbitro così fazioso a proprio favore, divorerebbero le full electric, che rappresenterebbero una nicchia ancora più micro sia come vendite sia come circolante. Invece, il “campionato” è equilibrato perché una squadra riceve favori a tutto spiano concentrandosi sulle tecnologie, mentre l’altra è impegnata su mille fronti dovendo battagliare con innumerevoli nemici.

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