La storia della Suzuki Swift inizia nel 1973, con la presentazione della prima generazione, una piccola due porte a trazione posteriore. Nel corso degli anni, la vettura nipponica ha saputo evolversi in base ai trend del settore, diventando una vera e propria icona nel segmento delle city car. Senza mai voltarsi indietro, con il rischio concreto di apparire ben presto demodé, la vettura del Sol Levante ha conservato un posto in prima fila tra le rappresentanti del suo genere. Benché la concorrenza sia quantomai forte, il potenziale rimane e i clienti attendevano con trepidazione di conoscerne le novità.
La nuova Suzuki Swift 2024 costituisce un’evoluzione rinfrescante dell’esemplare precedente. Pur mantenendo l’anima vivace e sbarazzina abituale, vanta un design maggiormente elegante e raffinato, con linee morbide e un’impronta moderna. Data la concorrenza crescente, i costruttori tradizionali hanno il compito di riporre la massima attenzione ai dettagli, a prescindere dal prezzo di mercato delle rispettive creazioni. Quella del listino è oggi solo una delle tante voci analizzate dai potenziali compratori, e ignorarlo significa tirarsi la proverbiale zappa sui piedi.
Nel corso dei prossimi paragrafi andremo a conoscere dettagliatamente le caratteristiche della new entry. Innanzitutto, ci concentreremo sugli esterni, il primo aspetto che salta all’occhio, sebbene nella lista delle priorità abbia per molti, soprattutto tra i giovani, meno importanza rispetto alle tecnologie. Il Giappone gode di un’ottima reputazione in proposito, capace spesso e volentieri di introdurre delle soluzioni diventate poi di comune ricorso nell’industria automotive. Benché la Suzuki Swift 2024 non apporti nulla di eccezionale, sa destreggiarsi bene. La stessa sezione sarà dedicata, inoltre, allo spazio concesso agli occupanti. Mentre ci avvieremo alle battute conclusive, analizzeremo i motori, il listino prezzi e le rivali principali.
Suzuki Swift 2024: gli esterni
Da sempre la Suzuki Swift è sinonimo di grinta e stile nel panorama delle city car. La nuova generazione mantiene viva questa tradizione, pur permettendosi di offrire delle modifiche per rispondere a pieno ai gusti e alle esigenze della clientela attuale. Queste sono le sue dimensioni:
Modello | Lunghezza | Larghezza | Altezza |
Swift 2024 | 3.860 mm | 1.695 mm | 1.500 mm |
Abbandonate le forme un po’ spigolose del modello precedente, abbraccia linee più morbide e fluide. Il cofano conserva una piacevole rotondità, che si integra armoniosamente con il parabrezza inclinato. La fiancata è scolpita da linee delicate, volte a donare slancio alla macchina, mentre i passaruota leggermente pronunciati suggeriscono un carattere dinamico. Davanti spicca una nuova griglia nera a nido d’ape, che conferisce un tocco di personalità, cosa ben accetta. I fari anteriori, completamente a LED di serie per favorire la visibilità notturna, sono allungati e dall’aspetto deciso, con luci diurne a forma di “L” che ne rafforzano il carattere. Il paraurti presenta linee scolpite per sottolineare l’aspetto robusto del veicolo.
Osservata di profilo, la Suzuki Swift 2024 cattura l’interesse soprattutto per la linea del tetto, che scende dolcemente verso il posteriore, creando un profilo dinamico e slanciato. Disponibili in tinta con la carrozzeria o in nero lucido a seconda dell’equipaggiamento selezionato, gli specchietti retrovisori esterni sono ben integrati al resto della carrozzeria, così come i cerchi in lega da 16 pollici di diametro, proposti sia nella dotazione standard sia come optional. Il posteriore rimane compatto e funzionale, tipico da vetture adatte al contesto urbano.
I fanali, dal design tridimensionale, sono stati affinati e integrano ora la tecnologia LED. Una maggiore cura nel dettaglio si nota anche nel portellone posteriore, che presenta un piccolo spoiler superiore che contribuisce all’aerodinamica del mezzo, mentre il paraurti sfoggia linee orizzontali a rimarcare stabilità e solidità.
Gli interni
L’abitacolo della Suzuki Swift 2024 coniuga modernità e comfort, progettato per essere contemporaneo anche sotto l’aspetto tecnologico. Linee semplici e arrotondate distinguono la plancia minimalista, che trasmette immediatezza e pulizia. La zona superiore ospita un inedito impianto di infotainment touchscreen da 9 pollici di diagonale, compatibile con Apple CarPlay e Android Auto, per gestire le varie funzionalità di navigazione, musica e telefono. Il quadro strumenti rimane ancorato alla tradizione, con due quadranti analogici per la velocità e il regime del motore e uno schermo a cristalli liquidi che fornisce informazioni di viaggio, consumi e impostazioni del sistema di bordo.
I progettisti erano consapevoli del rischio di apparire retrò, ma era necessario risparmiare su qualche aspetto, facendo dell’accessibilità il tratto distintivo. A meno di non accettare un investimento a perdere (contrario alla logica di qualsiasi bravo imprenditore), era necessario scendere a compromessi.
Per quanto riguarda i materiali, la fattura è discreta, con plastiche morbide al tatto e assemblaggi accurati. Nulla fa gridare al miracolo e, del resto, i portavoce ufficiali hanno evitato di instillare false convinzioni. Nel complesso, gli standard sono soddisfacenti, dati anche i tessuti per i sedili, disponibili in varie colorazioni e trame a seconda dell’allestimento selezionato.
I sedili anteriori risultano comodi e offrono un buon supporto laterale, anche su sentieri accidentati. Lo spazio a disposizione è adeguato per due persone di corporatura media, mentre il divanetto posteriore è un po’ sacrificato per tre adulti. La capienza del vano bagagli va da un minimo di 265 a 980 litri abbattendo i sedili posteriori.
Sul fronte della tecnologia, il kit offerto è ricco e meritevole di interesse. Tra i sistemi ausiliari alla guida compaiono la frenata automatica d’emergenza, il cruise control adattivo, il riconoscimento della segnaletica stradale e l’avvisatore dell’angolo cieco. In aggiunta, sono disponibili come optional il tetto apribile, il climatizzatore automatico e il sistema di keyless entry.
Motori e prezzi
La Suzuki Swift 2024 è equipaggiata con un unico motore a benzina mild hybrid da 1.2 litri, in grado di erogare 83 CV e 112 Nm di coppia motrice massima. Il propulsore è abbinato a un cambio manuale a cinque rapporti o automatico CVT e alla trazione anteriore o, su richiesta, integrale. Le prestazioni sono sufficienti per l’utilizzo sia nei tratti cittadini sia in quelli extraurbani, con uno sprint da 0 a 100 km/h in 12,2 secondi e una velocità massima di 170 km/h. I consumi sono contenuti, con un valore di 4,7 l/100 km nel ciclo combinato. Bocche cucite per ora sui prezzi.
La schiera delle rivali della Suzuki Swift 2024 è ampia, e comprende la Fiat 500, deludente nelle immatricolazioni del powertrain elettrico. Tale situazione rappresenta un motivo di insoddisfazione per Stellantis, che continua a sospendere i turni presso l’impianto di Mirafiori, dove la vettura viene prodotta. Sono da tenere sotto controllo anche la Toyota Yaris, la Renault Clio e la Hyundai i20.
In confronto alle concorrenti, la Suzuki Swift 2024 sa difendersi, forte di un design moderno e accattivante, di interni curati e confortevoli, nonché della tecnologia avanzata a bordo. Ma la parte migliore è forse rappresentata dai motori efficienti che, uniti al prezzo competitivo, la rendono una valida opzione per chi ha minori disponibilità di spesa.