In Cina, BYD annuncia la super e-platform: in grado di raggiungere velocità di ricarica massime di 1.000 kilowatt (kW), consentendo alle auto che la utilizzano di percorrere 400 km con un rifornimento di 5 minuti. L’operazione sarà rapida come fare il pieno di un’auto a benzina, dice il produttore. Per la precisione, il fondatore Wang Chuanfu durante un evento trasmesso in live streaming dalla sede centrale dell’azienda a Shenzhen, come riporta la Reuters. Secondo: in arrivo una rete di ricarica iper efficiente in tutta la nazione della Grande Muraglia.
BYD doppia Tesla
La velocità di ricarica di 1.000 kW dei Super e-platform BYD sarebbe il doppio di quella dei mitici Supercharger Tesla, infrastruttura partorita dal genio di Musk, che ha pensato prima alle colonnine e poi alle auto. L’inverso di quanto fatto dall’Unione Europea: da noi, pochi punti di ricarica e lenti. I tempi biblici per fare il pieno di elettroni è uno degli elementi che ostacolano l’adozione delle full electric. “Per risolvere completamente l’ansia di ricarica dei nostri utenti, abbiamo perseguito l’obiettivo di rendere il tempo di ricarica dei veicoli elettrici più breve del tempo di rifornimento dei veicoli a benzina – ha affermato Wang -. Questa è la prima volta nel settore che l’unità di megawatt (carica) è stata raggiunta sulla potenza di ricarica”.

Servono auto elettriche all’altezza
Se una minicar elettrica fa il pieno super veloce, esplode. Sono ricariche adatte a poche auto, molto evolute tecnologicamente. La nuova architettura sarà inizialmente disponibile in due nuovi veicoli elettrici: Han L berlina e Tang L SUV con un prezzo a partire da 270.000 yuan (34.176 euro) solo in Cina. Poi in futuro si vedrà. Necessaria anche una rete elettrica che regga. Per i prossimi mesi, 4.000 pile di ricarica ultraveloci, o unità, in tutto il Regno di Mezzo per adattarsi alla nuova piattaforma. Pertanto, dovremmo avere 1.000 kW di potenza fino al 25%, 750 kW fino al 45%, 570 kW fino al 65%. E in 5 minuti dal 5 al 65%.
La curva di ricarica live con i nuovi supercharger BYD da 1.000 kW
1) 23% SOC e 137 km di autonomia in 1 minuto
2) 45% SOC e 274 km di autonomia in 3 minuti
3) 60% SOC e 460 km di autonomia in 4 minuti
4) Meno di 10 minuti per ricaricare dal 10% al 100%
I 1.000 kW sono raggiunti con il dual gun: doppio connettore. Con la singola presa, la nuova piattaforma raggiunge 800 kW.

Punto debole di BYD
Sinora, i proprietari di BYD elettriche si sono affidati in gran parte alle strutture di ricarica di altre case automobilistiche o ai pali di ricarica pubblici gestiti da operatori terzi per caricare i loro veicoli: una debolezza del Gruppo. Che ora intende superare di slancio Tesla. La quale ha proposto i suoi supercharger in Cina dal 2014. Case orientali come NIO, Li Auto, Xpeng ( e Zeekr hanno anche investito molto e costruito strutture di ricarica per anni. A ogni modo, no alla fake news che vede BYD come costruttore di sole auto elettriche. Sono bufale da ecoinvasati. In realtà, il colosso con gli occhi a mandorla si affida principalmente agli ibridi termici a benzina plug-in per le sue vendite, che hanno raggiunto 4,2 milioni di unità l’anno scorso. Obiettivo: 5-6 milioni di unità nel 2025. Innanzi alla marcia trionfale di Pechino nel settore auto elettriche, il Green Deal UE 2019 e il Piano d’Azione UE 2025 erano e restano errori clamorosi, per i quali i funzionari del Partito Comunista cinese sorridono tuttora.

Piano SkyFlash: dove sono le colonnine iper rapide
I supercharger del Piano SkyFlash da 1.000 kW di BYD sono operativi presso la sede centrale di Shenzhen Pingshan. Sono dotate di sistemi di stoccaggio dell’energia da 225 kWh, riducendo il carico della rete e i costi dell’elettricità. Il gigante cinese prevede di dare priorità alla distribuzione presso i punti vendita 4S. Poi sulle autostrade e nei centri urbani entro il 2025: 3.000 stazioni di ricarica in tutto. La tecnologia sviluppata in proprio riduce i costi di costruzione del 25%.