Entro il 2028, Subaru lancerà ben otto nuovi modelli, tutti rigorosamente a trazione elettrica. In sintonia con il cambiamento auspicato a livello globale nella politica automobilistica, la Casa delle Pleiadi aumenterà gli investimenti nelle vetture elettriche, con l’obiettivo di presentare tre nuovi SUV entro il 2026. Questi modelli si affiancheranno alla Solterra, su cui i vertici dell’azienda ripongono grandi ambizioni. Per raggiungere il successo a livello mondiale, i dirigenti ritengono fondamentale concentrarsi sul segmento dei SUV.
Subaru: quante novità per i prossimi anni!
Non è ancora chiaro se i SUV monopolizzeranno l’interesse dell’azienda o se Subaru esplorerà anche altri sentieri. Tuttavia, le premesse sembrano molto incoraggianti, specialmente alla luce della proficua partnership stipulata con Toyota Motor Group. Questa collaborazione consentirà a Subaru di gestire con attenzione le spese, ottimizzando i profitti. In un settore in costante evoluzione, alcune cose rimangono costanti.
Con il lancio di numerose nuove vetture (le restanti quattro arriveranno entro il 2028), Subaru ha rivisto al rialzo le previsioni commerciali: inizialmente aveva pianificato che il 40% delle vendite consistesse in ibride ed elettriche, ma ora si propone di raggiungere il 100% di veicoli elettrici entro il 2030. La consapevolezza di poter contare su uno dei principali attori del settore ha sicuramente influenzato questa decisione.
Le decisioni prese dalla dirigenza avranno anche ripercussioni sugli stabilimenti. Attualmente, i veicoli termici ed elettrificati nascono in Giappone, mentre la fabbricazione di quelli a benzina è affidata esclusivamente alla fabbrica statunitense.
Tra due anni sarà lanciata la Solterra, la prima vettura completamente elettrica nella storia dell’azienda, derivata dalla Toyota bZ4X, che approderà anche sul mercato italiano. Al momento, rimangono ancora incerte le informazioni ufficiali a riguardo. Successivamente, a partire dal 2027, inizierà la produzione di veicoli elettrici negli Stati Uniti. Inoltre, verrà costruita una struttura appositamente dedicata a Tokyo, con un investimento di 1,8 miliardi di euro.
Questo ricco programma di novità consentirà all’azienda di proiettare un’immagine di un’azienda evoluta, attenta alle esigenze dell’ambiente, degli appassionati e degli addetti ai lavori. L’obiettivo è aumentare la produzione da 850.000 unità nel 2022 a 1,2 milioni nel 2030. Se Subaru riuscisse a mantenere queste ambiziose promesse, diventerebbe un attore ancora più significativo nell’industria automobilistica, sfidando i marchi generalisti nelle nuove tecnologie di alimentazione. Non è stato fatto alcun cenno alle motorizzazioni a idrogeno, una tecnologia che Subaru ha studiato attentamente. Apparentemente sembra una scelta definitiva, ma potrebbe essere riaperta in caso di progressi significativi.