Il mondo dell’auto è in netto cambiamento. Un cambiamento che corre veloce verso la direzione della sostenibilità ambientale, o perlomeno così si spera. La consapevolezza ambientale coinvolge già da qualche anno anche i costruttori di automobili ma solo negli ultimi tempi si sta assistendo a qualcosa di serio disponibile sul mercato. Si dovrà puntare su motori ibridi o su soluzioni totalmente elettriche, in questo modo si potranno ridurre le emissioni inquinanti. Vero cruccio di governi e normative.
Tra chi la pensa esattamente in questo modo ci sono i tecnici (e i vertici) di Subaru. Difatti proprio Subaru ha annunciato in questi giorni un nuovissimo piano industriale focalizzato su tre importanti tappe. Bisognerà raggiungere entro il 2030 la totale ibridazione o elettrificazione dei modelli dei loro modelli. Nel 2030 si stima infatti che il 40% delle vetture vendute sarà elettrificato. Il secondo obiettivo invece dovrà essere messo in pratica entro il 2035: in quella data tutte le vetture Subaru dovranno essere elettriche.
Il terzo e ultimo obiettivo di Subaru è forse quello più ambizioso, lo testimonia anche l’arco temporale che si sposta al 2050. Entro il 2050 Subaru vuole ridurre il 90% dell’anidride carbonica emessa dal pozzo fino alla ruota, rispetto al valore misurato nel 2010. Questo significa anche migliorare ogni tipologia di processo che impatta sull’ambiente. Non possono essere quindi esclusi i processi produttivi, quelli di trasporto delle vetture dalla fabbrica alla vendita, e nemmeno le sostanze inquinanti emesse proprio dalle vetture. Entro il 2031 già le fabbriche e gli uffici di Subaru dovranno ridurre le emissioni di CO2 del 30% rispetto a quanto realizzato nel 2017.
In casa Subaru si vogliono raggiungere gli obiettivi proposti anche grazie al supporto di Toyota. Proprio con Toyota è stato raggiunto un accordo a settembre dello scorso anno che prevede proprio che Subaru utilizzi la tecnologia ibrida giapponese in maniera più estesa.