Parcheggiare un SUV a Parigi potrebbe costare una fortuna. I cittadini della capitale francese hanno espresso il loro parere mediante un referendum, dando il loro sostegno all’aumento delle tariffe dedicate agli Sport Utility Vehicle. Con oltre il 54% di “sì”, danno il loro benestare, rappresentando un importante precedente economico per i veicoli aventi un peso superiore a 1,6 tonnellate, mossi da propulsore termico o ibrido, e tutti quelli di oltre 2 tonnellate, comprese le vetture elettriche.
Parigi: parcheggi più cari per i Suv, la città dice sì
Il referendum, promosso dalla sindaca Anne Hidalgo, ha registrato il supporto della Segretaria Nazionale del partito politico Europe Écologie, Les Verts, che ha esortato i votanti a esprimersi favorevolmente durante la consultazione tenutasi domenica 4 febbraio. Qualora la misura verrà successivamente approvata dal Consiglio di Parigi a maggio, le nuove tariffe di parcheggio per i SUV entreranno in vigore a partire da settembre.
Le cifre applicate prevedono un rincaro significativo, pari al triplo dei costi odierni. Nei quartieri centrali di Parigi, l’importo da sostenere per i SUV raggiungerebbe i 18 euro all’ora, mentre nelle zone periferiche ammonterebbe a 12 euro all’ora.
Il provvedimento al vaglio è stato giustificato da Anne Hidalgo, che ha puntato il dito contro l’impatto negativo dei veicoli interessati sullo smog e sulla sicurezza. Mediante la svolta normativa, la classe politica desidera disincentivare il ricorso a veicoli di dimensioni elevate, in favore di un approccio maggiormente sostenibile e green. I continui messaggi di allarme lanciati dall’ambiente impongono, infatti, un deciso cambio di passo, pena la messa a repentaglio del futuro per le nuove generazioni.
L’iniziativa sui SUV, sostenuta dal governo metropolitano e dalla prima cittadina, membro del Partito Socialista, è parte di un ampio disegno, affinché Parigi sia una città più vivibile e a misura di pedoni e ciclisti, in vista dei Giochi Olimpici, in programma da venerdì 26 luglio a domenica 11 agosto 2024. Se la proposta in oggetto sarà ratificata, saremmo in presenza di un gesto concreto favorevole all’ambiente. Ciò contribuirebbe a migliorare la qualità dell’aria e a promuovere modalità di trasporto eco-friendly.
Che ne sarà poi delle prossime manovre lo scopriremo strada facendo. Di certo, qualche malumore è stato sollevato, in particolare dai proprietari di mezzi di taglia forte. Eppure, la parte principale della comunità crede che occorra attuare delle manovre concrete volte a salvaguardare l’ecosistema. Il sogno è ritrovarsi un giorno in una sorta di Amsterdam, in termini di facilità della circolazione.