Stellantis valuterà il futuro dei suoi marchi nel 2026: “Tra due anni finiranno i soldi”

Francesco Armenio
Stellantis potrebbe prendere decisioni importanti nel 2026, quando valuterà i risultati di tutti i suoi marchi.

Quando dalla fusione tra Fiat Chrysler e Peugeot SA nel 2021 nacque Stellantis, il gruppo automobilistico diede ai suoi 14 marchi un periodo di 10 anni per dimostrare il loro valore. Ora però la situazione cambia, e anche in modo radicale. Carlos Tavares, amministratore delegato del gruppo, ha dichiarato che la valutazione sarà effettuata nel 2026 e non più nel 2031 come previsto in precedenza.

Stellantis valuterà il futuro dei suoi marchi nel 2026

Stellantis logo

Carlos Tavares ha infatti rivelato che Stellantis ha finanziato tutti i marchi soltanto per i primi cinque anni. Ciò significa che i “rubinetti” si chiuderanno nel 2026. Dopodiché, ciascun marchio dovrà andare avanti con le proprie gambe. Parlando ai microfoni di Auto News al Salone dell’Auto di Parigi, Tavares ha dichiarato: “Esamineremo le prestazioni di ciascun marchio a circa due terzi del piano Dare Forward 2030, il che significa che potremmo prendere delle decisioni importanti entro due o tre anni”. Questa strategia potrebbe essere un colpo fatale per alcuni dei marchi di Stellantis, specialmente quelli che al momento hanno poca redditività.

Inoltre, la situazione si aggrava ulteriormente dopo che Carlos Tavares ha annunciato che andrà in pensione dopo il termine del suo contratto, che scadrà all’inizio del 2026. Anche se il suo mandato non è stato tutto rose e fiori, con dure critiche da parte di sindacati, specialmente negli Stati Uniti, e dei concessionari, sembra che uscirà di scena prima che inizi il vero caos.

Stellantis
FILE PHOTO: Stellantis logo is seen displayed in this illustration taken, May 3, 2022. REUTERS/Dado Ruvic/Illustration

Il nuovo amministratore delegato erediterà quindi la difficile decisione di chiudere o vendere, eventualmente, marchi che non generano profitti e che al momento sono un peso per Stellantis. John Elkann, presidente di Stellantis, ha detto di non essere interessato ad altre fusioni o di vendere alcuni dei suoi marchi: “Non è il momento. Siamo concentrati sul business e queste sarebbero soltanto distrazioni”.

Elkann ha comunque elogiato il lavoro di Tavares negli ultimi quattro anni, affermando che ha il suo supporto, così come quello degli azionisti e del consiglio di amministrazione. Ricordiamo che Stellantis gestisce ben 14 marchi, tra cui Abarth, Alfa Romeo, Chrysler, Citroën, Dodge, DS, Fiat, Jeep, Lancia, Maserati, Opel, Peugeot, Ram e Vauxhall. A questa si aggiunge la casa automobilistica cinese Leapmotor, di cui possiede il 21% delle quote. Chi sopravvivrà tra queste?

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