Stellantis strappa un primato a Ford, ma non è bel record

Dario Marchetti Autore
È infatti il meno affidabile per i concessionari degli Stati Uniti, secondo un sondaggio condotto da Kerrigan Advisors
Jeep Wrangler

Il 2024 è stato un anno oltremodo negativo per Stellantis. A conferma di tale assunto arriva ora uno studio pubblicato da Kerrigan Advisors, relativo al sentimento dei concessionari statunitensi. Una vera e propria botta alla reputazione già traballante della casa italofrancese, considerato come coloro che hanno partecipato al sondaggio hanno indicato proprio in Stellantis, o meglio nel marchio combinato Chrysler-Dodge-Jeep-Ram (CDJR), il meno affidabile in assoluto. Strappando in tal modo il primato, non proprio positivo a Ford.

Stellantis strappa a Ford un record. Peccato che non sia positivo

Alla battaglia per i richiami combattuta nel 2024, che ha visto la grande crescita della casa italofrancese, ora Stellantis aggiunge una nuova onoreficenza, quella di marchio meno affidabile tra quelli operanti sul mercato degli Stati Uniti. A conferirglielo sono stati i concessionari disseminati lungo il territorio federale, i quali hanno indicato in particolare il marchio combinato Chrysler-Dodge-Jeep-Ram come esempio di scarsa affidabilità.

Jeep Grand Wagoneer

A perdere la leadership in questa particolare classifica elaborata da Kerrigan Advisors è stata Ford, ma si dubita fortemente che il management dell’Ovale Blu si stia strappando i capelli di fronte alla nuova realtà. Una notizia che arriva negli stessi giorni in cui Jeep ha pubblicato i dati di vendita riportati nell’anno appena concluso. Un risultato che è stato molto negativo, considerata la perdita del 9% di immatricolazioni rispetto al 2023.

In un quadro di questo genere, quindi, non stupisce eccessivamente la poca fiducia dimostrata dai rivenditori nei confronti dei marchi più popolari di Stellantis negli Stati Uniti. Un sentimento che può essere considerato il risultato dell’instabilità a livello dirigenziale testimoniato dalle dimissioni di Carlos Tavares e delle fluttuazioni delle forniture a beneficio dei concessionari.

Come si è svolto il sondaggio di Kerrigan Advisors

Per riuscire a elaborare il rapporto sulla fiducia dei rivenditori, Kerrigan Advisors arruola più di 635 concessionari, invitati a partecipare a un sondaggio anonimo. L’indagine va a rispondere all’esigenza di valutare la fiducia riposta dai rivenditori nei confronti dei produttori di auto sulle potenzialità che i franchising possano rivelarsi redditizi.

Non si tratta di un semplice sfizio. Nel caso in cui un marchio è gratificato di una fiducia troppo bassa da parte dei concessionari, alcune delle sedi interessate potrebbero chiudere, andando in definitiva a danneggiare le possibilità di vendere auto da parte della casa interessata. A differenza degli studi orientati al consumatore di JD Power, la metrica relativa alla fiducia di Kerrigan va a valutare la relazione a volte complessa che viene a instaurarsi tra produttore e rivenditore.

A preoccupare, in casa Stellantis, dovrebbe essere soprattutto la tendenza dimostrata dall’indagine. Nello studio condotto dodici mesi prima, infatti, il 39% degli intervistati aveva dichiarato di non avere fiducia in CDJR. Quest’anno, il dato è quasi raddoppiato, posizionandosi a quota 72%. Kerrigan, da parte sua, non ha citato ragioni specifiche per la perdita di fiducia. Secondo molti commentatori, però, l’uscita di scena del popolare Hemi V8 e i problemi amministrativi di Stellantis si sono ripercossi probabilmente sul sondaggio.

Va invece nella direzione opposta Ford. Se un anno prima la casa del Michigan aveva cumulato un 48% di sfiducia da parte delle concessionarie, quest’anno il dato si è ridotto di undici punti percentuali. Tale da spingere l’Ovale Blu addirittura fuori dal podio, superato anche da Infiniti, Nissan e Lincoln.

È invece alta la fiducia in Toyota

Se Stellantis è il marchio meno credibile, i concessionari statunitensi indicano invece Toyota come quello con il maggior appeal, ai loro occhi. Si attesta infatti all’83% il dato relativo a quelli che hanno fiducia nel brand nipponico, contro l’insignificante 2% nei riguardi di CDJR.

Honda CR-V

In questa graduatoria, il più grande gruppo mondiale precede Lexus, Subaru, Honda e Porsche. Il sondaggio ha anche chiesto quali marchi i concessionari avrebbero preso in considerazione in aggiunta ai loro franchising nel prossimo anno e Lexus, Toyota e Honda hanno conquistato i primi tre posti. Un risultato favorito dalla straordinaria popolarità di crossover come Toyota RAV4 , Lexus RX e Honda CR-V .

Da sottolineare che a detta dei concessionari che hanno risposto al sondaggio di Kerrigan, il 2025 sarà un anno di profitti in calo o di crescita piatta. Entrambe le risposte hanno ottenuto il 43%. Nonostante ciò, il 49% di coloro che hanno risposto al sondaggio afferma di stare pianificando l’aggiunta di uno o più esercizi commerciali al proprio portafoglio. Mentre solo il 7% ne prevede la cessione, con il restante 44% risoluta a mantenere la propria posizione.

Le prospettive per il 2025 indicano una situazione molto diversa da quelle del 2021 e dell’anno successivo, quando la domanda ha superato l’offerta e ha consentito ai rivenditori di applicare ricarichi anche sulle auto più convenienti.

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