Stellantis, stabilimento di Cassino in crisi: produzione in calo e posti di lavoro a rischio

M Magarini
Lo stabilimento Stellantis di Cassino è in continuo ridimensionamento: tra le minori commissioni e il calo dell’occupazione, è crisi nera.
Stellantis Cassino

Il sito Stellantis di Cassino sta attraversando un periodo di difficoltà evidenti. Questo è un dato di fatto. Le preoccupazioni erano presenti ieri e persistono oggi, e i dati confermano l’impatto significativo delle recenti decisioni di disinvestimento adottate dal gruppo italo-francese-americano, suscitando critiche da parte degli operatori italiani. Il colosso automobilistico ha attirato parecchie critiche in Italia per diverse scelte che hanno colpito negativamente il paese.

Stellantis: lo stabilimento di Cassino è in crisi nera

Stellantis Cassino

Se il trasferimento della produzione della nuova Fiat Panda elettrica in Serbia ha destato preoccupazione a Pomigliano d’Arco, a Cassino le preoccupazioni sono altrettanto gravi. Nel corso degli ultimi anni, la produzione nello stabilimento di Cassino è drasticamente diminuita, passando da oltre 200.000 unità nel 2017 a poco più di 48.000 nel 2023.

Il calo è stato influenzato da vari fattori, inclusa l’emergenza sanitaria da Coronavirus che ha colpito l’economia mondiale. La congiuntura socioeconomica sfavorevole e l’attenzione ridotta di Stellantis nei confronti dell’Italia hanno contribuito alla situazione. Dalla fusione tra Fiat Chrysler Automobiles (FCA) e PSA Groupe nel 2021, le notizie negative hanno superato quelle positive, generando critiche continue e accentuando un senso di perdita di rilevanza strategica per l’Italia rispetto alla Francia.

Tra pensionamenti e incentivazioni all’uscita, il numero di dipendenti Stellantis a Cassino è diminuito di circa 4.000 unità. L’unico raggio di speranza sembra arrivare da Maserati con il modello Grecale, anche se si rivolge a un pubblico di nicchia, non sufficiente a compensare la diminuzione delle vendite delle Alfa Romeo Stelvio e Giulia.

Il segretario di Fim-Cisl, Ferdinando Uliano, sottolinea che il potenziale del complesso di Cassino è attualmente sottoutilizzato. Esiste una chiara discrepanza tra il pieno potenziale e l’attuale capacità produttiva. Si spera che il lancio delle future Stelvio e Giulia totalmente elettriche nel 2025, insieme alla Lancia Gamma prevista per il 2026, possa dare nuova linfa vitale allo stabilimento. Tuttavia, nonostante le prospettive, permangono delle grosse incertezze sul futuro di Cassino, con il destino dell’impianto che rimane nelle mani dei vertici aziendali di Stellantis.

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