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Stellantis sta pensando ad uno spin-off per Maserati?

La crisi sempre più evidente del Tridente ha reso indispensabile una valutazione della situazione da parte della casa italofrancese

Se non bastavano le difficoltà di un mercato automobilistico sempre più concorrenziale, ora a rendere ancora più precaria la situazione di Stellantis sono arrivati i dazi di Donald Trump. E proprio per cercare di attenuare gli inevitabili contraccolpi delle tensioni commerciali tra Stati Uniti e resto del mondo, il gruppo italofrancese ha deciso di non poter restare fermo a farsi infilzare. E, in particolare, ha deciso di intervenire per cercare di riportare in linea di galleggiamento alcuni dei marchi italiani. Per farlo, ha chiesto la consulenza strategica di McKinsey & Co., cui ha affidato la cura di Maserati e Alfa Romeo. Due icone dell’automotive Made in Italy che potrebbero trovarsi in forte difficoltà di fronte alle nuove condizioni di mercato imposte da Trump.

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Si prospettano varie ipotesi per Maserati, a partire da uno spin-off

Maserati si trova notoriamente in un momento difficile. Testimoniato dalle appena 11.300 vetture immatricolate nel corso del 2024, dato che ha segnato un ribasso pari al 15,3% rispetto al 2023. E il 2025 non sembra destinato ad andare meglio, se si considerano i dati diffusi nella giornata di ieri da FIM-CISL e relativi allo stabilimento di Modena, ove sono state prodotte nel primo trimestre appena 30 vetture, con un calo anno su anno del 71,4%.

Maserati Ghibli
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E a renderlo ancora più pesante, stando alle previsioni generali, concorrerà anche la crescente pressione derivante dall’imposizione di nuovi dazi da parte degli Stati Uniti. Tanto da spingere Stellantis a chiedere una mano a McKinsey & Co. per capire quale possa essere la strada da seguire per non andare definitivamente a fondo.

Alla società di consulenza, stando alle ricostruzioni di Bloomberg, spetterà il compito di dare un suo parere sulle diverse opzioni al momento in discussione. Tra di esse possibili collaborazioni con altre case, tese a consentire l’accesso a tecnologie di ultima generazione, che è ormai da considerare una mossa obbligata per cercare di reggere all’interno di un mercato automobilistico sempre più complicato. Stando a quanto trapelato, però, sarebbe in piedi anche l’ipotesi di uno spin-off per Maserati. Le discussioni sarebbero comunque ancora in una fase preliminare.

La conferma di Stellantis

A confermare le indiscrezioni di Bloomberg è stato un portavoce dei marchi, il quale ha anche provveduto a chiarire che la consulenza richiesta verte in particolare sull’impatto che potrebbero avere le nuove politiche tariffarie imposte dagli Stati Uniti. Queste le parole rese dal portavoce, al proposito: “McKinsey è stata incaricata di fornire le proprie considerazioni in merito ai dazi statunitensi recentemente annunciati per Alfa Romeo e Maserati”.

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A seminare preoccupazione è del resto il fatto che Maserati (e naturalmente Alfa Romeo) non ha insediamenti produttivi extraeuropei. Di conseguenza ogni veicolo venduto negli USA è sottoposto ai nuovi dazi del 25%. Un problema non da poco per una casa che vede dipendere i suoi numeri dagli States tra il 35 e il 40%.

E proprio spulciando il bilancio è possibile notare la situazione estremamente delicata del Tridente. Nel corso del 2024, infatti, la casa emiliana ha dovuto rassegnarsi ad una perdita operativa rettificata pari a 260 milioni di euro. Per non offrire il fianco ai colpi della concorrenza, si è quindi pensato di puntare a risollevare non solo i margini, ma anche l’immagine. Per farlo, in particolare, si è intrapresa la via di una sempre più pronunciata personalizzazione dei modelli di alta gamma. L’intento è quindi quello di calamitare una clientela facoltosa ed esclusiva.

Cedere Maserati ai cinesi? Per ora Elkann si oppone all’idea

Le voci su Maserati sono naturalmente da seguire con grande attenzione. Stiamo infatti parlando di un vero pezzo di storia dell’industria automobilistica italiana. Un ruolo che l’azienda nata nel 1914 si è conquistata con la produzione di alcuni dei modelli più iconici del Made in Italy.

Maserati Levante
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Per quanto concerne Stellantis, l’ipotesi che sta avanzando in queste ore è la rilocalizzazione di parte della sua produzione in alcuni degli stabilimenti italiani meno utilizzati al momento. Ipotesi che potrebbe peraltro distendere rapporti con il governo italiano che continuano ad essere problematici.

Per il futuro, però, non è da escludere alcuna soluzione. Se, al momento, si esclude l’ipotesi di una vendita a investitori cinesi, la stessa potrebbe tornare ad affacciarsi nel caso di un ulteriore peggioramento della situazione. Di fronte al quale potrebbe cadere anche il veto che, stando a quanto si vocifera, sarebbe stato posto da John Elkann.

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