Stellantis: solida crescita nel primo trimestre 2024 in Europa

Natale LiVecchi Autore Auto
I primi tre mesi di questo 2024 premiano Stellantis. In Europa il Gruppo segna infatti un importante aumento in termini di volumi
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I primi tre mesi di questo 2024 premiano Stellantis. In Europa il Gruppo nato dalla fusione tra FCA e PSA segna infatti un importante aumento in termini di volumi, quelli quindi relativi ai dati aggregati fra vetture e veicoli commerciali, secondo un valore percentuale che cresce del 5,4% rispetto al primo trimestre dell’anno scorso. In questo modo la quota di mercato cresce dello 0,9% rispetto al primo trimestre del 2023, fino al valore attuale pari al 19,2%. Il risultato, secondo Stellantis, rispecchia la performance espressa già l’anno scorso nonostante siano venuti meno gli incentivi su molti mercati europei di grande rilievo in tema di veicoli immatricolati.

Per ciò che riguarda la Francia, Stellantis registra valori che pongono il Gruppo al top delle vendite con una quota di mercato combinata (vetture + veicoli commerciali) pari al 32,4% del totale per il primo trimestre di quest’anno; secondo un aumento pari allo 0,3% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Pure in tema di immatricolazioni il dato è cresciuto del 7,3%, confermando un vantaggio di 7,5 punti percentuali rispetto al primo degli inseguitori. Da noi, in Italia, Stellantis ha incrementato le vendite del 4,3% rispetto all’anno scorso confermandosi anche in questo caso al top del mercato Tricolore. Nella Penisola ai primi dieci posti si sono piazzati sei modelli dei marchi Stellantis: la vettura più venduta è ancora la Fiat Panda, mentre il podio viene completato dalla Citroën C3.

Per ciò che riguarda invece la Germania, Stellantis è cresciuta del 22,7% grazie anche a una quota di mercato incrementata del 2% che ha anche permesso di raggiungere un dato pari al 13,9%. Pure nel caso della Spagna, Stellantis ha prodotto più di un quinto del totale dei veicoli commerciali e delle normali vetture vendute in Spagna durante il primo trimestre di quest’anno chiudendo con una quota di mercato del 20,4% ponendosi al top nel mercato spagnolo. Il Regno Unito introduce una crescita del 18,7% durante lo stesso primo trimestre 2024, in accordo con una quota di mercato cresciuta dell’1% che ora raggiunge il 14,7%. Bene anche il Portogallo e gli altri Paesi europei.

La business unit Stellantis Pro One Commercial Vehicles al top del mercato con un’ottima quota registrata

Molto bene procede anche la business unit Stellantis Pro One Commercial Vehicles che conserva la leadership di mercato grazie a una quota del 30% e all’aumento di volumi, su base annua, dell’11,1%. Si tratta di una crescita che riveste un po’ tutti i Paesi europei e che quindi rispecchia un approccio al mercato senza precedenti: in questo modo Stellantis risulta essere il primo costruttore di veicoli commerciali in grado di offrire ben 12 modelli in tutti i Segmenti di riferimento.

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L’infografica mostra i progressi raggiunti da Stellantis durante questi primi tre mesi dell’anno nel mercato europeo

Secondo quanto espresso da Uwe Hochgeschurtz, Chief Operating Officer di Stellantis per l’Europa allargata, i dati che il Gruppo ha espresso durante questo primo trimestre dell’anno mettono in luce risultati costanti per ogni marchio di casa Stellantis. La volontà è ora quella di proseguire lungo questa direttrice.

Per ciò che riguarda le elettriche, sempre comprendendo vetture e veicoli commerciali, continua anche in questo comparto la crescita di Stellantis che segna un +4,5% rispetto all’anno precedente ovvero un +8,2% nei 10 mercati europei principali per una quota di mercato che si attesta al 14,4% in questo primo trimestre dell’anno. Molto bene in alcuni mercati europei sempre per ciò che riguarda le BEV. In Francia i volumi crescono del +54% rispetto allo stesso trimestre del 2023, raggiungendo ora una quota di mercato pari al 35,7% con una crescita di 7,2 punti percentuali rispetto allo scorso anno. Bene anche in Regno Unito, Portogallo e Polonia dove le BEV crescono rispettivamente del 9%, 5,5% e 8,9%.

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