Stellantis sgancia la bomba su Melfi: novità clamorose in arrivo

Andrea Senatore Foto Autore
Stellantis Melfi

Stellantis ha svelato il piano produttivo per lo stabilimento di Melfi, in Basilicata, che ospiterà cinque nuovi modelli elettrici appartenenti a quattro marchi diversi: DS, Jeep, Lancia e Opel. L’azienda ha comunicato i dettagli del progetto ai sindacati Fim, Uilm, Fismic, Uglm e Associazione Quadri, illustrando il cronoprogramma delle future produzioni previste per l’impianto lucano.

Stellantis Melfi: definito il cronoprogramma per i prossimi anni, 5 nuovi modelli in arrivo per i marchi Opel, Lancia, DS Automobiles e Jeep

Il primo modello a entrare in produzione sarà una vettura a marchio DS, che passerà per la prima volta in linea al pilotino di Melfi già alla fine della prossima settimana. Si tratterà di un crossover di dimensioni superiori all’attuale DS 4, come suggerito dall’amministratore delegato del brand Béatrice Foucher in un’intervista. La salita produttiva della vettura è prevista per l’ultimo quadrimestre del 2024.

Nel 2025 sarà la volta di altre due vetture, una a marchio Jeep e l’altra sempre per il marchio francese. La prima è sicuramente l’erede della Compass, mentre la seconda dovrebbe essere un veicolo di nuova concezione ispirato al prototipo Aero Sport Lounge presentato nel 2020. Nel 2026 entreranno in produzione altre due vetture, una per il marchio Opel e una per la Lancia: molto probabilmente, saranno la nuova Opel Manta e la nuova Lancia Gamma per il brand torinese.

Tutte e cinque le vetture saranno prodotte sulla piattaforma Stla Medium, nata appositamente per raggiungere gli obiettivi di elettrificazione. Inoltre, Stellantis ha confermato la realizzazione della nuova linea di assemblaggio delle batterie, che partirà in contemporanea al lancio dei nuovi modelli.

Melfi
Stabilimento di Melfi

Stellantis ha anche definito il cronoprogramma di uscita delle vetture attualmente in produzione: il primo forfait del 2024 sarà quello della Fiat 500X, mentre entro la fine del 2025 stessa sorte toccherà anche alla Jeep Renegade. Melfi sarà quindi il primo stabilimento italiano a produrre modelli tedeschi e francesi, oltre che italiani. I sindacati hanno espresso soddisfazione per il piano produttivo, che conferma la centralità dello stabilimento lucano e tutela l’occupazione. Allo stesso tempo, hanno chiesto il coinvolgimento delle istituzioni regionali e governative per creare le giuste condizioni per una trasformazione epocale del settore automotive che non produca danni sociali.

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