Stellantis sfortunata: per Tavares, i colli di bottiglia frenano le ibride

Ippolito Visconti Autore News Auto
Il ceo tavares: le vendite di ibride Stellantis sono limitate dalla fornitura di trasmissione.
Stellantis-eDCT-Hybrid-Technology

Adesso Stellantis è pure sfortunata: i colli di bottiglia – dice l’ad Tavares – frenano le ibride. Il nuovo motore 48 volt del Gruppo avrebbe in teoria il potenziale per ridurre le emissioni fino al 25 percento. Ma c’è un ma. Un lento aumento della produzione per una trasmissione a doppia frizione sta frenando le vendite, sostiene il manager lusitano, come riferisce Automotive News.  

Un successone

Il dirigente portoghese ha affermato che la trasmissione ibrida è stata un “enorme successo” dal suo lancio nel 2023. Alla fine apparirà sui modelli dei suoi marchi europei Alfa Romeo, Citroën, DS, Fiat, Jeep Opel e Peugeot. Attraverso una joint venture con Punch Powertrain, Stellantis ha la capacità di costruire 1,2 milioni di trasmissioni elettrificate a doppia frizione, o eDCT, all’anno in due siti, Mirafiori a Torino e Metz nel nord della Francia. Che riforniscono 11 stabilimenti. La chiave per stare dentro il limite delle emissioni di CO2 Ue, ed evitare le sanguinose multe. Su Alfa Romeo Junior e Tonale; Citroën C3, C4 e C5; Fiat 600; Jeep Avenger; Lancia Ypsilon; e la maggior parte di Opel/Vauxhall e Peugeot, come Grandland e 5008.

Tavares il solitario

Quasi tutti i Gruppi auto chiedono all’Ue di far slittare i target CO2 2025. Tavares li vuole confermati: dice che è troppo tardi e che ci si doveva pensare prima. Stellantis è pronta a raggiungere i suoi obiettivi dopo anni di preparazione, ha affermato. La capacità è di 50.000 al mese, ossia 600.000 all’anno, ma la produzione attuale è di 18.000 al mese. La fabbrica di Metz ha iniziato a produrre l’eDCT nel 2023 ed è pronta per 600.000 unità annue. Per auto con prezzo accessibile. Le piccole auto con trasmissione a 48 volt hanno emissioni di circa 100 grammi al km. 

ibrido stellantis

Trenta modelli

Il costruttore sta espandendo la sua gamma ibrida con un piano per avere 30 modelli in Europa quest’anno e sei nuovi entro il 2026. Il sistema a bassa tensione, che riduce le emissioni e il risparmio di carburante fino al 20 percento, aggiunge una media di 2.000 euro per auto. Le auto con il sistema possono percorrere fino a un km solo con energia elettrica. Può essere montato su una gamma di veicoli dalle minicar alle medie dimensioni e la maggior parte dei componenti è trasferibile a modelli ibridi plug-in ad alto voltaggio. Il cuore del sistema è la batteria da 0,9 kWh di 12 kg, abbinata a un motore elettrico da 21 kW integrato nel cambio automatico eDCT a doppia frizione. C’è poi un motorino di avviamento/generatore a cinghia che migliora le funzioni di arresto/avvio. 

È un ibrido leggero sì o no?

Per Stellantis no:  offre vantaggi simili ai sistemi full hybrid ad alto voltaggio utilizzati da Toyota, Renault e altri. “Per noi è un ibrido, punto. Non lo definiamo un ibrido leggero”, ha affermato Christian Mueller, vicepresidente senior del sistema di propulsione per Europa, Medio Oriente e Africa. 

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