Mirafiori si appresta a cambiare pelle. Da giorni circolavano voci sull’addio di Giuseppe Figliuolo, fratello di Francesco Figliuolo, noto soprattutto per aver gestito l’emergenza sanitaria. Il manager lucano lascia il ruolo di responsabile dello stabilimento di Stellantis dopo solo un anno e mezzo, in cui ha dovuto affrontare parecchi disagi, specie nel recente periodo. Con la Fiat 500e che non è riuscita a tenere il passo iniziale, il centro è stato costretto a interrompere spesso la produzione.
Stellantis: Giuseppe Figliuolo lascia la carica di responsabile dell’impianto di Mirafiori
L’ultimo stop è avvenuto nei giorni scorsi, quando le parti hanno decretato un fermo fino al prossimo 6 novembre. La fabbrica sta affrontando una serie di problemi e non si sa quando tornerà alla normalità. Fino ad allora, le parti coinvolte dovranno perseverare nel tentativo di superare questi momenti difficili. La fase attuale è caratterizzata da cambiamenti significativi, con Mirafiori che si concentra sempre di più sul tema dell’ambiente. Da un impianto dedicato alla semplice produzione di veicoli, sta diventando il punto di riferimento per l’Economia Circolare, il Battery Hub e il Green Campus. Purtroppo, però, a fronte di questi successi, ci sono anche disagi nell’attività tradizionale, e fino al prossimo 6 novembre la cassa integrazione sarà attiva.
La notizia dell’uscita di scena di Giuseppe Figliuolo da Stellantis non è stata una sorpresa improvvisa, poiché le indiscrezioni circolavano da tempo. Ora è praticamente ufficiale. Per l’alto dirigente, ci sarà probabilmente una nuova e allettante sfida con maggiori responsabilità.
Si dice che lo aspetti il ruolo di amministratore delegato presso Plastic Components and Modular Automotive, ex Ergom, la compagnia fondata da Francesco Ciminelli. Il favorisce nome del successore sembra essere Vito Cascione, un uomo fidato del colosso automobilistico, nato nel 2021 dalla fusione tra Fiat Chrysler Automobiles (FCA) e PSA Groupe. Attualmente, Cascione è il direttore del centro di Cassino. Resterebbe da vedere se lascerà la sua posizione attuale e conoscere il nome del sostituto.
Il futuro di Mirafiori è caratterizzato da alti e bassi. Nonostante le decisioni positive relative alle batterie delle auto elettriche, il complesso sta producendo meno veicoli rispetto al passato. Dopo aver raggiunto un picco di 100 mila vetture all’anno, forse è il momento di trovare una nuova collocazione.
