Ultimamente è iniziata una “battaglia” che vede scontrarsi Stellantis e il sindacato americano UAW, che ha accusato l’amministratore delegato del Gruppo automobilistico, Carlos Tavares, di cattiva gestione. I rapporti si sono inaspriti in seguito ad un ulteriore annuncio di tagli di posti di lavoro e la chiusura temporanea di alcuni stabilimenti negli Stati Uniti. In particolare, Shawn Fain, presidente di UAW, ha puntato il dito verso Tavares menzionando il suo enorme stipendio di 39,5 milioni di dollari del 2023, mentre migliaia di lavoratori vengono licenziati e lasciati a casa. Alle critiche del sindacato UAW si è unito anche Uilm, sindacato italiano che chiede ora chiarezza e trasparenza al presidente del Gruppo, John Elkann.
Stellantis pubblica un comunicato in risposta alle accuse del sindacato UAW
Ora, dopo giorni di accuse, Stellantis ha voluto chiarire la situazione pubblicando un comunicato ufficiale: “Per garantire la futura competitività e sostenibilità dell’azienda, necessarie per preservare i posti di lavoro nel settore manifatturiero statunitense, è fondamentale che il business case per tutti gli investimenti sia allineato alle condizioni di mercato e alla nostra capacità di soddisfare un’ampia gamma di richieste dei consumatori. Pertanto, Stellantis conferma di aver notificato all’UAW che i piani per Belvidere saranno ritardati, ma mantiene fermamente il suo impegno. Come sempre, l’azienda si impegna a impegnarsi con il sindacato in un dialogo produttivo, rispettoso e lungimirante”, si legge nel comunicato.
“Il nostro gruppo non ha violato gli impegni assunti nella lettera di investimento inclusa nel contratto di contrattazione collettiva UAW del 2023 e si oppone fermamente alle accuse del sindacato. L’UAW ha accettato un linguaggio che consente espressamente a Stellantis di modificare gli investimenti sui prodotti e i livelli di occupazione. Pertanto, il sindacato non può legalmente scioperare per una violazione di questa lettera in questo momento”, conclude la nota.
Il presidente del sindacato UAW, infatti, ha minacciato scioperi se Stellantis non dovesse rispettare gli impegni promessi. Shawn Fain ha criticato Stellantis affermando di aver violato l’accordo firmato lo scorso anno per la riapertura dello stabilimento Belvidere. Per questo stabilimento, Stellantis ha ricevuto nelle ultime settimane più di 300 milioni di dollari da parte del Governo americano per il ripristino dell’impianto. Questa situazione continua a creare un clima molto difficile, con tanti concessionari preoccupati per la mancanza di redditività a causa dei prezzi troppo alti dei prodotti, che non attirano clienti. Per questo motivo, tanti rivenditori stanno cercando di “fuggire” dagli accordi con il Gruppo automobilistico.