Carlos Tavares, amministratore delegato di Stellantis, ha ribadito l’obiettivo di raggiungere un milione di auto fabbricate annualmente in Italia entro il 2030. Per raggiungere questo traguardo, tutti gli stabilimenti italiani saranno necessari, inclusi Mirafiori e Pomigliano d’Arco. Il top manager portoghese ha chiarito che la scelta di dove produrre un modello dipende da vari fattori, tra cui il posizionamento del prodotto, gli obiettivi di vendita, e le spese di progettazione e realizzazione. Solo dopo aver completato questa analisi si decide l’assegnazione a un impianto specifico.
Stellantis, Tavares scommette su Pomigliano: “Un nuovo modello per la crescita del sito italiano”
Un aspetto cruciale dietro le scelte del gruppo è il costo industriale. Nella nostra penisola è circa il doppio rispetto ad altri Paesi europei, come la Spagna. Per questo motivo, finora sono stati per lo più assegnati al Belpaese esemplari dalla redditività medio-alta. Si prenda ad esempio Maserati, che manterrà l’intera progettazione delle vetture a Modena. Oppure, ancora, Alfa Romeo, anche se nel caso del Biscione lo sguardo è pure concentrato oltre i confini nazionali. Sebbene la compagnia di Arese abbia radici profonde in Italia, in nome del profitto le parti chiamate a gestirla hanno ampliato gli orizzonti, verso territori mai considerati prima d’ora.
Pomigliano è una seria candidata a diventare la seconda azienda per il pianale Stla Medium, fabbricando sia l’erede della Tonale sia la Lancia Delta. Invece, il C-SUV di matrice Fiat vedrà la luce sulla piattaforma Smart car, troppo economica per essere commissionata ai centri italiani.
Tavares ha espresso ottimismo sul conseguimento del target di un milione di unità. La produzione è cresciuta del 9,6% nel 2023 e il nuovo schema di incentivi concesso dal governo italiano contribuirà a rilanciare la Fiat 500e, che esce dalle catene di montaggio di Mirafiori. Nel frattempo, Stellantis ha mantenuto la leadership sul territorio italiano, con una quota di mercato del 33,8% nel comparto auto e veicoli commerciali, davanti al Gruppo Volkswagen (15,3%) e Renault (10,6%).
Resta ora da capire quale vettura prenderà il posto della Panda a Pomigliano d’Arco. Fino al 2026 la manodopera continuerà a occuparsi della generazione attuale, ribattezzata Pandina per distinguerla dalla successiva. Quest’ultima, ricordiamo, sarà prodotta nel complesso di Kragujevac, in Serbia. La presentazione è prevista per l’11 luglio 2024, in occasione del 115° anniversario del marchio.
Le dichiarazioni di Tavares contrastano con le precedenti sulla struttura campana e piemontese. Qualora le istituzioni politiche avessero ignorato gli inviti delle istituzioni, Stellantis avrebbe valutato l’idea di lasciare l’Italia. Da qui è nato un acceso botta e risposta, fino alla situazione attuale. Le ragioni che hanno spinto la società a guardarsi intorno sono state trattate anche in un recente rapporto.