Stellantis torna a far parlare di se in Italia con una notizia che sta facendo molto scalpore. Con una lettera indirizzata ai lavoratori, il gruppo automobilistico nato dalla fusione di Fiat Chrysler Automobiles e PSA e adesso guidato a livello globale dal CEO Carlos Tavares ha offerto fino a 126.000 euro a circa 2 mila suoi dipendenti per lasciare il posto. Si tratta dunque di un nuovo progetto dell’azienda che vuole diminuire il suo personale dando soldi per le dimissioni volontarie. E la cifra, pur essendo lorda, sembra essere assai invitante.
Grosso investimento da parte di Stellantis per ridurre ancora il numero di dipendenti in Italia
L’offerta, inserita nel programma “Costruisci il tuo futuro”, è stata proposta ad alcuni lavoratori del gruppo il 27 ottobre 2023. L’iniziativa è stata apprezzata da molti dipendenti che la considerano un’occasione per il loro futuro professionale. Infatti questa somma va aggiunta ai due anni di Naspi previsti in questi casi oltre alla liquidazione. Dunque la somma totale è sicuramente invitante e molti dipendenti che hanno ricevuto la mail potrebbero alla fine decidere di lasciare il proprio posto di lavoro.
Secondo altri lavoratori e secondo i sindacati però questa nuova azione di Stellantis per ridurre il numero di dipendenti in Italia è preoccupante per il futuro dell’industria automobilistica nel nostro paese che il governo italiano invece vorrebbe riportare ai fasti di un tempo con una produzione di almeno 1 milione di auto all’anno. Tra l’altro i sindacati evidenziano che questa proposta va ad aggiungersi ad un’altra recente in cui a circa 8 mila dipendenti del gruppo automobilistico sono stati offerti 60 mila euro per lasciare il posto di lavoro.
Si tratta comunque di trattative individuali e in alcuni casi si è arrivati addirittura ad un’offerta superiore ai 190 mila euro. Insomma l’investimento di Stellantis per ridurre il suo personale in Italia si fa sempre più cospicuo. Vedremo dunque che novità arriveranno dal gruppo automobilistico a proposito di questa situazione nelle prossime settimane.
