La cessione di Marelli da parte di Stellantis a un fondo americano e le incertezze sul futuro di Comau hanno acceso un faro sul ruolo strategico dell’azienda italiana nel panorama industriale nazionale. I sindacati, Fim Cisl in testa, chiedono garanzie di continuità industriale e occupazionale, paventando l’ipotesi del Golden Power per scongiurare un “caso Marelli bis”. Ai microfoni di Industria Italia, il segretario Ferdinando Uliano rivendica risposte. Permettere uno scenario analogo a quello di Marelli senza muovere un dito è uno scenario escluso a priori.
Comau a rischio, Uliano (Fim-Cisl): “Serve chiarezza da Stellantis”
Benché lo spin-off e la quotazione in Borsa siano la via più scontata, permangono dei dubbi in proposito. Lo stesso scenario sarebbe dovuto toccare a Marelli, ma poi è avvenuto il passaggio di consegne. Il timore è di assistere alla stessa storia, con la perdita di controllo da parte di Stellantis e il rischio di delocalizzazione o ridimensionamento.
Con Golden Power si intende uno strumento attraverso cui il Governo italiano ha facoltà di intervenire in operazioni aziendali, ree di ledere interessi strategici nazionali. Vi si può ricorrere per bloccare acquisizioni, fusioni o cessioni di asset.
La sede legale di Stellantis in Olanda è un potenziale vantaggio, perché la normativa sul doppio volto garantisce ai soci storici un peso maggiore nelle decisioni aziendali. Ergo, Stellantis avrebbe l’opportunità di mantenere il controllo di Comau anche con una quota di capitale inferiore al 50%.
Dilapidare il patrimonio di Comau sarebbe un enorme spreco. Con oltre 4.000 dipendenti e una vasta gamma di tecnologie avanzate, costituisce un’eccellenza del Made in Italy, perciò i rappresentanti dei lavoratori invocano un’oculata gestione, basata su soluzioni concrete e di buon senso, in modo da salvaguardare le eccellenti credenziali degli operatori.
Un controllo accurato da parte delle istituzioni viene ritenuto fondamentale. Il Golden Power è una soluzione d’emergenza, da riservare alle situazioni critiche, ed è già stata adottata in passato nella trattativa sfumata tra Iveco e Faw. Preservare gli interessi strategici rappresenta un punto chiave da osservare, onde evitare di pentirsene in un successivo frangente, a danno ormai fatto. La richiesta di garanzie concrete ha, dunque, una logica di fondo ed è legittima.
La salvaguardia di Comau è un tema centrale, che trascende la manodopera e interessa direttamente l’intero tessuto economico dello Stivale. I dispiaceri del passato riscontrati con Marelli hanno lasciato l’amaro in bocca, ma possono essere d’insegnamento.