Stellantis avrebbe raggiunto un accordo con i lavoratori della United Auto Workers (UAW) dopo la proposta messa sul tavolo da Carlos Tavares questo venerdì. Secondo quanto riferisce il Wall Street Journal, il conglomerato italo-franco-americano avrebbe raggiunto un punto d’intesa. Mentre General Motors e Ford continuano a porre un muro, la società fondata nel 2021 dalla fusione tra Fiat Chrysler (FCA) e PSA Groupe ha accettato di scendere a compromessi e i negoziati avrebbero raggiunto un punto di svolta. Con una manovra dell’ultimo minuto, ha scongiurato il proseguimento degli scioperi. In cambio, ha proposto di rivedere i salari sulla base del costo della vita e di andare incontro ad altre richieste.
Stellantis: accordo quasi raggiunto con i lavoratori della United Auto Workers
Per gli analisti di settore ciò consentirà di salvare migliaia di posti di lavoro, come fornitori di componenti ausiliari. Laure Harbour, amministratrice delegata di Harbour Result Inc., sostiene che sarebbe stata notevole la ricaduta in Michigan dello stop allo Stellantis JNAP (Jefferson Assembly Plant) di Detroit, con la chiusura degli altri due stabilimenti di suv. La fabbrica si occupa di costruire i suv Jeep Grand Cherokee e Dodge Durango. Il primo ha aumentato del 19 per cento le immatricolazioni nel secondo trimestre rispetto allo stesso periodo del 2022.
Il buon riscontro commerciale dei modelli ha indotto Stellantis a mandare dei segnali di apertura. Qualora avesse colpito JNAP, allora ci sarebbero state delle ripercussioni su ulteriori impianti. Ad avviso di Harley Shaiken, professore emerito dell’Università di Berkeley, l’accordo rientra in un più generale accordo sulla contrattazione collettiva. Gli operatori si sono fatti i loro conti in tasca e il problema è stato risolto, ha commentato.
Dal canto suo, Stellantis sostiene di aver lavorato intensamente con UAW per risolvere i disagi che preoccupano i dipendenti, garantendo, in concomitanza, che l’azienda rimanga competitiva, data la feroce situazione del mercato. Hanno compiuto dei progressi nelle discussioni, tuttavia permangono delle lacune. Si impegnano a portare avanti le trattative, al fine di raggiungere una soluzione equa e responsabile, che riporti ciascuno al lavoro il prima possibile.
Se negli USA, Stellantis sembra aver raggiunto un punto d’intesa, permangono dei problemi in Italia. Un impiegato di Mirafiori ha perso il posto ufficialmente per via del rendimento insufficiente. Fiom Cgil prevede che sia solo il primo di una lunga lista di licenziamenti, non avendo i precedenti incentivi alla buonuscita portato ai risultati auspicati. Intanto, l’attività di produzione della Fiat 500e ha ricevuto un brusco stop, mentre il gruppo si guarda attorno, come conferma l’apertura di uno stabilimento in Algeria, dove nascerà proprio la 500.