“Con l’inizio del 2025, dobbiamo essere orgogliosi di quanto fatto fino a oggi. Di fronte alle grandi sfide del nostro settore, nei quattro anni trascorsi dalla creazione di Stellantis abbiamo raggiunto molti traguardi importanti. È senza dubbio una base solida su cui continuare a costruire insieme il nostro futuro”. Così il presidente di Stellantis John Elkann in un messaggio di augurio di buon anno ai dipendenti. “Insieme a tutti i nostri stakeholder, dobbiamo moltiplicare gli sforzi”. Ed “essere coesi al nostro interno e non solo, affinché Stellantis raggiunga il suo pieno potenziale”. Stakeholder: ossia “i clienti, i concessionari, i fornitori e le comunità in cui operiamo”.
In dettaglio
Nel suo messaggio, John Elkann scrive :”Nonostante le difficoltà, il 2024 è stato un anno ricco di successi di cui essere orgogliosi. Ram ha superato tutti i brand nel J.D. Power 2024 U.S. Initial Quality Study e Jeep è stata riconosciuta come il ‘brand più patriottico’ d’America per il ventitreesimo anno consecutivo. In Europa, abbiamo un’offerta leader del settore composta da 40 veicoli elettrici a batteria, tra cui Alfa Romeo Junior, Citroën ë-C3, Fiat 500e, Jeep Avenger, Opel Grandland, Peugeot E-208 e una gamma di furgoni Pro One completamente rinnovata”.
Nel mondo
“In Brasile, dove Fiat è ancora una volta il brand leader di mercato, abbiamo introdotto l’innovativa tecnologia bio-ibrida grazie ai modelli Fastback e Pulse”. Mentre “in Medio Oriente & Africa, siamo leader nella trasformazione della micro-elettromobilità con le nostre Citroën AMI, Fiat Topolino e Opel Rocks-e”. Infine, “in collaborazione con Leapmotor, una delle più innovative aziende cinesi di mobilità elettrica, stiamo offrendo veicoli elettrici a prezzi accessibili in Europa grazie all’esperienza della nostra rete di distribuzione”, ha aggiunto.
Le parole di John Elkann stanno suscitando polemiche nei social. Il riferimento di chi non concorda col presidente è alle vendite in calo. Con conseguenze per la produzione degli stabilimenti italiani. Comunque, c’è ora il Piano Italia, che dovrebbe nel 2026 (non quest’anno) portare risultati. Tutto è relativo e soggettivo.
Dividendi ok
Al di là dei dividendi ottimi per gli azionisti, nel 2024 il Gruppo ha prodotto in Spagna quasi un milione di veicoli in soli tre impianti: il 63% in più che in Francia e oltre il doppio che in Italia, due Paesi da cui la società ha avuto origine. E dove rimangono una decina di stabilimenti in sottoproduzione. Nella nazione transalpina, in ogni caso, Peugeot non preoccupa, mentre Fiat in Italia sta perdendo quota. Va detto che, con l’addio dell’ad Carlos Tavares, poco più di un mese fa, i rapporti con il governo si sono distesi. Il Gruppo è rientrato in Acea. Cioè l’associazione dei costruttori europei, appoggiando così la battaglia nei confronti della Ue sulle sanzioni per i nuovi limiti di CO2. E la revisione del percorso della transizione verso l’elettrico.
Calenda attacca Elkann
“Come si fa a scrivere un’idiozia del genere mentre le fabbriche sono semichiuse, gli operai sono in cassa integrazione, le quote di mercato si sono ridotte e hai licenziato il CEO. Trovatene presto uno nuovo perché se questo è il livello di analisi di ELKANN siamo nei guai veri”, dice su X Carlo Calenda, segretario di Azione.
John Elkann è entrato nel Cda di Meta
Intanto, John Elkann è entrato nel Cda di Meta. L’annuncio arriva dal fondatore e Ceo, Mark Zuckerberg, su Facebook. Nel Cda sono entrati anche Dana White (presidente e Ceo di Ultimate Fighting Championship) e Charlie Songhurst (ex Microsoft e già in Meta Advisory Group come consigliere per l’AI).
Cosa dice Zuckerberg
Per Zuckerberg, “Dana, John e Charlie porteranno un insieme di esperienze e di prospettive che ci aiuteranno ad affrontare le enormi opportunità che ci attendono con l’Intelligenza Artificiale, i dispositivi indossabili e il futuro della connessione umana”. Da parte sua, John Elkann, ceo di Exor e presidente esecutivo di Ferrari e Stellantis, ha detto: “Sono onorato di poter contribuire al futuro di una delle aziende più significative del XXI secolo. Sono felice di apportare al consiglio la mia esperienza globale e una prospettiva di lungo termine, in una fase in cui Meta continua a plasmare e estendere i confini dell’innovazione e della tecnologia”.