In prospettiva futura, lo stabilimento Stellantis di Modena si presenta come un polo produttivo strategico per Maserati. Nel complesso nasceranno alcuni dei modelli che andranno a comporre la nuova gamma del Tridente, reduce da un 2023 piuttosto deludente.
I dati di immatricolazione non sono, infatti, riusciti a soddisfare le aspettative, ma in seno al team regna la convinzione nei propri mezzi. Dimostrarlo sul campo permetterebbe, tuttavia, a Davide Grasso di consolidare la sua posizione di amministratore delegato dello storico marchio italiano. La tiratura della MC20 pare manterrà i volumi attuali, così da garantire la saturazione della capacità dell’impianto oggi sviluppato su un turno giornaliero.
Stellantis: come Modena porterà avanti la produzione
Una seconda freccia nell’arco della compagnia è il progetto Fuoriserie, destinato a creare ulteriore occupazione e consolidare la posizione dell’azienda nella città emiliana. La linea dedicata alla personalizzazione delle lussuose vetture saprà andare incontro alle elevate richieste della clientela, desiderosa di pezzi unici e distintivi. Si tratta di un segmento in forte crescita nell’industria automobilistica. I clienti prestano un’attenzione sempre maggiore al distinguersi dalla massa. Dunque, nel tentativo di cavalcare il trend, saranno create circa 200 nuove occupazioni.
L’implementazione dell’architettura Folgore sulla MC20 assicurerà continuità al centro e l’avvio dei lavori per la MC20, in ottica 2025. Il pianale è il fondamento dell’attività Stellantis nelle EV, adibita alla realizzazione di numerosi veicoli a batteria del gruppo.
Infine, la continuità dei centri di ricerca e sviluppo riveste un ruolo determinante, al fine di garantire un prolifico avvenire del conglomerato. Ai complessi è affidata la responsabilità di creare numerose tecnologie, tra cui motori, trasmissioni, sistemi di sicurezza e impianti di infotainment.
Scendendo nel dettaglio, l’avvenire dello stabilimento di Modena poggia su quattro aree appena menzionate nelle righe precedenti.
Sul peso della MC20 nel portafoglio prodotti di Maserati, i portavoce hanno preso parola. E i numeri di mercato la dicono lunga circa il forte appeal riscosso tra la clientela. Con 1.244 unità fabbricate lo scorso anno, in fede alle previsioni, le parti incaricate di occuparsee metteranno ancor più il piede sull’acceleratore. Da qui in avanti, la tiratura pare rimarrà intorno alle stesse soglie per assicurare la saturazione della capacità dell’impianto modenese.
Quindi, il 2025 sarà segnato dall’avvento della MC20 elettrica. Il prossimo ingresso in listino vedrà la luce sulla stessa linea produttiva della controparte a benzina, tuttavia avrà una piattaforma modulare ad hoc.
Il proseguimento delle operazioni nello stabilimento è essenziale per attrarre e trattenere talenti di elevate competenze, essenziali nella corsa all’innovazione. Specialmente oggi, con la globalizzazione giunta a lidi mai toccati prima, è quantomai imprescindibile proporre delle formule inedite. Memore della storia, del know-how e della competenza di altissimo profilo degli addetti, il conglomerato diretto da Carlos Tavares ha cieca fiducia.