Come qualsiasi società privata nel mondo di qualunque epoca, anche Stellantis punta dritto all’efficienza massima e totale: ora ha 15 marchi, con la cinese Leapmotor. Sentiamo il capo del Gruppo, Tavares, che ha appena ceduto la maggioranza di Comau: “Se non rendono, li chiuderemo”. Lo ha detto il top manager portoghese parlando della Casa orientale. Si sa infatti che il primo lotto di auto dell’azienda orientale è in arrivo in Europa in queste ore. Le macchine vengono omologate. Le prime vendite a settembre 2024. “Stamattina ho preso un certo numero di decisioni per supportare Leapmotor in termini di ricambi e distribuzione: sorprendente l’entusiasmo di molti dei nostri concessionari. C’è un alto numero di richieste da parte dei venditori “per questo marchio, il 15esimo della nostra azienda. Troppi? È molto semplice. Se non rendono, li chiuderemo, perché non possiamo permetterci di avere marchi che non rendono”. Traduzione più letterale: “Se non guadagnano, li chiuderemo. Non possiamo permetterci di avere marchi che non fanno soldi”.
Cosa dicono gli analisti
Alcuni analisti, riporta Automotive News, sostengono che Maserati potrebbe essere un obiettivo di vendita da parte di Stellantis. Altri marchi come Lancia o DS potrebbero essere a rischio di rottamazione dato il loro contributo marginale alle vendite complessive del Gruppo.
Tutto nella logica
Nessuna sorpresa, questa è l’industria, da sempre, ovunque, per tutti. Se le cose vanno bene, si sorride; se le cose vanno male, si chiude, si vende. Tavares fa quel che qualunque amministratore delegato farebbe. Semmai, bisogna dare un’occhiata ai 15 marchi per capire se e quale potrebbe essere preso di mira. Vediamo.
1) Abarth
2) Alfa Romeo
3) Chrysler
4) Citroën
5) Dodge
6) DS Automobiles
7) Fiat
8) Jeep
9) Lancia
10) Maserati
11) Opel
12) Peugeot
13) Ram
14) Vauxhall
15) La cinese Leapmotor, più recente entrata
Poi Free2move e Leasys.
Il precedente GM: Saturn e Pontiac fatti fuori
Stellantis non è il primo Gruppo che può far fuori marchi non redditizi, e non sarà l’ultimo. Numerosi i casi in passato. Fra i più clamorosi, quello di General Motors: eliminò dalla faccia della Terra Saturn e Pontiac durante la bancarotta guidata dal governo statunitense nella crisi finanziaria globale del 2008. Quando mancano i soldi, ci si incattivisce, come società quotata in Borsa, come privato, come famiglia. E se c’è ferocia per la sopravvivenza, si uccide senza pietà quello la cui scomparsa fa sopravvivere.
Offerte commerciali, qualcosa non quadra
“Abbiamo un problema commerciale – ha aggiunto Tavares -. Dobbiamo assicurarci che le nostre offerte, che ritengo piuttosto generose, siano presentate in modo adeguato ai clienti e ai potenziali clienti. Da quello che ho visto finora, non succede”. Insomma, i modelli ci sono, ma non vengono presentate bene le proposte: sibillino. Non entra nel merito. Chissà, può darsi che il riferimento sia alle promozioni, ai finanziamenti con Valore futuro garantito, ai noleggi a lungo termine, ai leasing, alle pubblicità, agli spot, al modo di comunicare il nuovo ai clienti. Può essere che l’idea della singola Casa all’interno del Gruppo non venga trasferita a dovere al consumatore.
Attacco cinese
Per Tavares, “è un bene che la nostra azienda sia continuamente alla ricerca di tutte le opportunità per garantire l’accessibilità economica per il consumatore italiano e allo stesso tempo il profitto per proteggere la nostra impronta in Italia”. Fatta “di creatività nel design, creatività ingegneristica, capacità produttiva. Vedremo cosa succederà con l’offensiva cinese”: gli orientali si metteranno “in competizione tra loro. Non chiediamo nient’altro alle autorità di regolamentazione se non di garantire la stabilità delle normative”.
Autobianchi e Innocenti? Di Stellantis
In quanto ad Autobianchi e Innocenti, erano, sono e saranno di Stellantis. Il Sole ipotizzava che i due marchi siano usati dal governo per persuadere Case cinesi a investire in Italia. Io do il marchio (di Stellantis) a te e tu apri da noi. Con che scusa legale l’esecutivo prenderebbe i due marchi? Con la giustificazione che non vengono sfruttati dal Gruppo pur essendo patrimonio nazionale: si ragionava su queste deboli basi.