Stellantis, John Elkann: gravi accuse da Calenda

M Magarini
Volano parole grosse contro John Elkann. Un noto politico rimpiange il compianto Sergio Marchionne, stroncando l’operato di Stellantis.
John Elkann

Con le sue scelte talvolta impopolari, Sergio Marchionne si è fatto parecchi nemici durante la guida di Fiat Chrysler (FCA). Oggi, però, guardando al passato lo si rimpiange con enorme nostalgia. Il senatore Carlo Calenda, fautore della riforma di Industria 4.0, fa un confronto tra la precedente era del gruppo italiano e quella attuale di Stellantis, affidata a Carlos Tavares. Che, a onor del vero, non lo tira in ballo durante la visita ai lavoratori di Magneti Marelli. Le attenzioni dell’onorevole si concentrano, infatti, su John Elkann, reo, a suo avviso, di aver voltato le spalle agli italiani.

Stellantis: Calanda spara a zero su John Elkann

Stellantis

In passato sotto la proprietà di Exor, Marelli vive un periodo di profonda crisi con Kkr, al punto che per Calenda verrà chiuso a causa dell’auto elettrica. L’incapacità di adeguarsi al cambiamento dei tempi comporterebbe, insomma, una triste fine. Sembra passata un’eternità dall’epoca fiorente dell’azienda, ormai risucchiata in una spirale negativa da cui è difficile uscire. La crisi risentita da Marelli fornisce un assist al bacio per analizzare la situazione attuale dell’automotive lungo la nostra penisola.

Negli stabilimenti francesi – ha incalzato Calenda – si producono un milione di vetture contro le 400 mila realizzate in Italia. Tuttavia, il segretario della CGIL, Maurizio Landini, non svolgerebbe un buon operato di rappresentanza. Se faceva la guerra totale a Sergio Marchionne quando dalle catene di montaggio italiano uscivano un milioni di auto e veicoli commerciali, oggi, che si è scesi a 650 mila (il 30 per cento in meno), preferisce far finte di nulla, ha proseguito Calenda.

La ragione è, a suo avviso, da attribuire all’acquisto da parte di John Elkann del quotidiano La Repubblica, l’unico quotidiano nazionale pro-sindacalisti. Per questo tutto sarebbe passato in sordina.

Le parole del senatore vanno a fomentare un clima già agitato dalle recenti decisioni che hanno coinvolto l’impianto di Mirafiori. A causa di alcune difficoltà produttive, i responsabili dello stabilimento hanno decretato uno stop di alcune settimane per la Fiat 500e.

Inoltre, sempre in quel di Mirafiori è stato licenziato un impiegato con la motivazione di rendimento insufficiente. Si tratterebbe del primo di una lunga serie, sostengono le parti avverse, le quali potrebbero citare in giudizio Stellantis davanti al giudice del lavoro. Questo perché la campagna di incentivi all’uscita volontaria dei dipendenti non avrebbe portato ai risultati sperati. Intanto, il gruppo pare essere vicino a un accordo con i lavoratori americani della UAW (United Auto Workers) dopo gli scioperi delle ultime settimane.

Chi è Stellantis

Stellantis è un colosso dell’industria automobilistica globale nato dalla fusione di due importanti gruppi: la Fiat Chrysler Automobiles (FCA) e il PSA Groupe. Questa fusione è stata completata con successo nel gennaio del 2021, dando vita a uno dei più grandi produttori di veicoli al mondo. Il nome richiama la stella, sottolineando la diversità e l’ambizione globale del gruppo.

Stellantis gestisce un portafoglio di marchi automobilistici iconici, tra cui Fiat, Chrysler, Jeep, Peugeot, Citroën, Opel, e molti altri. Con una presenza significativa in Europa, Nord America e altre regioni, è impegnata nello sviluppo di veicoli innovativi, sostenibili e all’avanguardia per affrontare le sfide della mobilità del domani.

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