Stellantis: futuro incerto per Pomigliano d’Arco

M Magarini
Per l’impianto Stellantis di Pomigliano d’Arco si profila un futuro denso di incertezze: ripercorriamone i piani e cosa chiedono i sindacati
Stellantis Pomigliano d'Arco

Sullo stabilimento Stellantis di Pomigliano d’Arco si sono sentite molte indiscrezioni. A conti fatti, quale sarà il suo futuro? Premesso che risposte definitive sono impossibili, un quadro piuttosto accurato circa i piani del gruppo è già possibile averlo. Infatti, nei mesi scorsi i portavoce aziendali hanno rilasciato delle interessanti informazioni.

Stellantis: la situazione di Pomigliano d’Arco, tra presente e futuro

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Nel 2023, l’impianto ha realizzato 215.000 unità, registrando un aumento del 30,3% rispetto all’anno precedente. Tale sviluppo è stato dovuto alla fabbricazione delle nuove proposte in listino, l’Alfa Romeo Tonale e la Dodge Hornet. Due esemplari gemelli, destinati a territori diversi. Mentre il Biscione cerca di affermarsi nel Vecchio Continente, oltreoceano il palcoscenico viene lasciato alla “parente stretta”.

La formula adottata dai progettisti ha portato a risultati soddisfacenti, con la realizzazione di 82.300 unità, a cui se ne sommano le 132.700 della Fiat Panda. Riguardo alla best-seller della nostra penisola, ci sono notizie poco liete. Infatti, la futura generazione, che sarà presentata nella prossima estate, non sarà commissionata alla stessa forza lavoro.

I lavori saranno svolti, infatti, in Serbia, motivo di grandi proteste da parte dei sindacati. Che, insieme al Governo, speravano in ben altra decisione, favorevole allo Stivale. E, invece, in nome del profitto, il conglomerato, nato nel 2021 dalla fusione tra FCA e PSA Groupe, ha optato per una soluzione diversa. Comunque, i funzionari dell’azienda hanno chiarito che a Pomigliano d’Arco andranno avanti a realizzare la versione attuale fino al 2026. Tuttavia, avrà un nome differente: Pandina, per evitare fraintendimenti.

Nel frattempo, il complesso ha cessato di utilizzare il contratto di solidarietà (CDS), che aveva condotto alla riduzione dell’orario di lavoro dei dipendenti. Inoltre, la manodopera presente nel complesso ha avuto un incremento superiore ai 1.150 prestatori d’opera, provenienti con trasferte temporanee dagli altri siti di Stellantis.

Alfa Romeo Tonale

Il futuro del centro è legato a doppio filo con la transizione verso l’elettrificazione. Mentre l’Alfa Romeo Tonale è disponibile anche nella tipologia plug-in hybrid, la Dodge Hornet sarà a batteria nell’anno appena cominciato.

In risposta agli appelli disperati degli occupati, la potenza delle quattro ruote ha annunciato l’intenzione di investire 30 miliardi di euro nell’elettrificazione entro il 2025, e Pomigliano d’Arco pare sarà uno dei complessi coinvolti nel percorso di trasformazione.

Perdere, o comunque mettere da parte, le competenze degli operai di Pomigliano d’Arco sarebbe un grave errore. Ciò, dati la specializzazione presente nel team, ritenuto uno dei fiori all’occhiello dell’intera società, e il vasto sapere utile a realizzare modelli di eccellente fattura. L’eccellente responso ottenuto dall’Alfa Romeo Tonale ne è la testimonianza più tangibile, migliore di qualsiasi dichiarazione. A conti fatti, l’avvenire pare promettente: nonostante il cambio di schemi, le premesse invitano a credere in un ruolo ancora significativo nelle strategie interne.

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