Stellantis, Ford e GM: sciopero senza precedenti negli USA

Andrea Senatore Foto Autore
Sciopero senza precedenti nella storia degli Stati Uniti per Stellantis, Ford e General Motors a causa del mancato accordo con UAW
Stellantis
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La United Auto Workers (UAW), il sindacato americano dei lavoratori dell’industria automobilistica, cerca da due mesi un accordo con le tre maggiori case automobilistiche degli Stati Uniti – GM, Ford e Stellantis – ma nessun accordo è stato raggiunto. E dopo la scadenza del termine, a mezzanotte del 14 settembre, la UAW ha colpito tutti e tre i produttori contemporaneamente, dando inizio a uno sciopero senza precedenti nella storia.

Sciopero senza precedenti nella storia degli USA per Stellantis, Ford e General Motors

Finora tre stabilimenti hanno smesso di funzionare: a Wentzville, Missouri (GM); a Toledo, Ohio (Stellantis) e Wayne, Michigan (Ford), non escludendo che ciò accada anche in altri stabilimenti. Grazie ad un fondo di 825 milioni di dollari a disposizione della UAW per coprire le spese dei dipendenti delle tre case automobilistiche per 3 mesi, gli scioperanti riceveranno 500 dollari a settimana, oltre all’assicurazione sanitaria.

Allo stesso tempo, però, le tre aziende rischiano enormi perdite economiche. In un’intervista con la CNBC, il CEO di Ford Jim Farley ha affermato che accettare l’attuale proposta UAW manderebbe in bancarotta l’azienda. E questa è un’affermazione piuttosto audace considerando che Ford è l’unico marchio automobilistico storico che non ha mai dichiarato bancarotta.

“Tutti pensano che siamo in una sorta di trattativa e che vogliamo portarla a termine, ma non abbiamo mai ricevuto una controproposta dalla UAW.” Negli ultimi 80 anni siamo sempre riusciti a superare queste differenze perché abbiamo sempre valorizzato il lavoro di chi lavora in Ford. Abbiamo il maggior numero di dipendenti membri della UAW, produciamo più veicoli, ma non abbiamo mai visto nulla di simile”, ha commentato Farley. Dichiarazioni simili anche da Stellantis e GM. Allo stesso tempo, l’amministrazione del presidente Joe Biden, che sta monitorando la situazione, sta già preparando piani di emergenza per aiutare i fornitori delle case automobilistiche.

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Durante le trattative per sviluppare nuovi accordi di contrattazione collettiva quadriennali, il sindacato ha chiesto a GM, Ford e Stellantis aumenti salariali del 40% in quattro anni, copertura pensionistica per tutti i dipendenti, migliori benefici e compensi più elevati per i nuovi assunti. Le tre case automobilistiche hanno condotto i negoziati separatamente e la UAW ha respinto ogni decisione, definendole un “insulto”.

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