Stellantis farà un impianto a biogas a Melfi

Ippolito Visconti Autore News Auto
Il Gruppo euro-americano ha presentato alla Regione Basilicata un progetto per costruire un impianto a biogas nel complesso produttivo di San Nicola di Melfi.
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Stellantis farà un impianto a biogas a San Nicola di Melfi. Infatti, stando a quanto comunicato dall’ente lucano, il Gruppo euro-americano ha presentato alla Regione Basilicata un progetto per costruire il sito grazie a un investimento di circa 17 milioni di euro. Tutto operativo entro l’estate del 2026: se arriveranno gli ok, i lavori inizieranno ad aprile 2025. Pertanto, dopo l’idea di Mirafiori come primo hub dell’economia circolare al mondo, ecco che ora l’azienda guidata da Tavares si concentra su un settore particolare come il biogas. È l’evoluzione della società ex FCA PSA.

Giornata d’oro per Stellantis

Così, mercoledì 9 ottobre 2024 è stata una giornata d’oro per Stellantis, dopo mesi di pessime news. Uno: avrà probabilmente l’ok a vendere Comau. Due: arrivano quattrini spagnoli per la gigafactory. Tre: ok al biogas in Lucania. Una lucina fioca in un tunnel buio fatto di trimestrale brutta, vendite giù, scioperi, blocchi, proteste, contrasti col governo Meloni.

Lavoro per 55 persone

L’impianto darà lavoro a 55 persone tra manutenzione, servizi e pulizie. Tagliare i costi energetici della fabbrica di Melfi. E ridurrà l’impatto ambientale del complesso produttivo, evitando l’immissione in atmosfera di 50 mila tonnellate di CO2 in 15 anni. Il combustibile? Sottoprodotti agroindustriali, come le acque di vegetazione dei frantoi e il materiale derivante dal trattamento di effluenti zootecnici (liquame suino e bovino). Insomma, zero rifiuti da cui fare il gas.

Il sito è uno dei cinque dello stesso tipo programmati da Stellantis: avrà una capacità produttiva di circa 500 metri cubi l’ora di metano (6 MW) e sarà installato dalla Bioenergy Melfi della Rienergy E.S.Co., un’azienda specializzata in impianti energetici da fonti rinnovabili. La prima rimarrà proprietaria del sistema per 15 anni durante: la multinazionale acquisirà il gas in base a uno specifico accordo. E garantirà la disponibilità delle aree interessate grazie a un contratto di locazione. Dopodiché, tutto diverrà di proprietà del Gruppo automobilistico. 

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La minoranza in Regione ha qualche dubbio

Investimento, realizzazione e gestione dell’impianto di biogas sarà a carico di una ditta esterna, Che si preoccuperà di costruire l’impianto, produrre energia dallo smaltimento dei sottoprodotti agro-industriali e immettere in rete il surplus. Lo dice la minoranza in Consiglio regionale. Che però ha un dubbio: “Il grande assente è la tutela dell’occupazione. La Regione agevola l’iter autorizzativo per la costruzione di un impianto di biogas a una ditta esterna a Stellantis. La prima ha il vantaggio di produrre e vendere energia. La seconda ha il vantaggio di ridurre i consumi energetici nel perseguimento della strategia di neutralizzazione delle emissioni di anidride carbonica al 2030”. Ma c’è un ma: “Nessun impegno è stato preso rispetto ai fattori di produzione e, di conseguenza, alla garanzia occupazionale”. 

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