Un faccia a faccia riservato, lontano dai riflettori. John Elkann, presidente di Stellantis, e Alberto Cirio, governatore della Regione Piemonte, si sono dati appuntamento per discutere del futuro di Mirafiori e dei piani del gruppo in Italia. Un incontro che assume un significato particolare, soprattutto alla luce dei recenti annunci di nuova cassa integrazione fino al prossimo 20 aprile.
A determinare la scelta, riferiscono i portavoce dello stabilimento, sono stati diversi fattori. Innanzitutto, i dati di immatricolazione della Fiat 500e continuano a deludere. Incapace di tener testa alle best seller nella nostra penisola, il progetto finora portato avanti dall’azienda diretta da Olivier François ha lasciato diversi musi lunghi.
Stellantis, il destino di Mirafiori nelle mani di Elkann e Cirio: un incontro cruciale per il futuro
Nel momento di introdurla in commercio, le parti coinvolte speravano in un successo immediato, complice l’immagine di icona della vettura storica. Eppure, l’importante nome non si è rivelato sufficiente a fare breccia nel cuore del pubblico di riferimento. Tuttora le BEV costano troppo e ciò ha inevitabilmente tarpato le ali al veicolo di Stellantis. Tuttavia, sarebbe semplicistico limitare qui l’analisi dei problemi. Infatti, ben tre rivali alla spina vincono la corsa nel 2024: oltre alle Tesla, Model 3 e Model Y, anche la Volkswagen ID.3 si è distinta meglio nei primi due mesi.
Stando a una corrente di pensiero, le difficoltà dipendono dall’immagine un po’ superata della Cinquecento a zero emissioni. Benché relativamente giovane, le soluzioni adottate avrebbero smesso presto di rispondere ai canoni stilistici e funzionali degli automobilisti.
Per questo tengono banco le discussioni circa un aggiornamento anticipato di Stellantis, o, in alternativa, della produzione a Mirafiori delle Leapmotor. Finalizzato verso la fine del 2023, l’accordo con le autorità cinesi ha un evidente potenziale, anche in termini di unità immatricolate nel complesso. La soddisfazione di fabbricare un veicolo cinese non sarà il massimo, ma è sempre meglio che niente, come riconosciuto dalle sigle sindacali.
Sulle manovre di Stellantis hanno pesato pure le difficoltà riscontrate nel percorso di approvvigionamento dei componenti. E poi la situazione geopolitica precaria, con la crisi del Mar Rosso e il conflitto in Ucraina, complica il rispetto delle tabelle di marcia prestabilite.
Il confronto su Torino e Piemonte ha un significato simbolico importante. Per Cirio l’incontro è un’occasione di giocare a carta scoperte, così da capire quali siano le prospettive dell’avvenire industriale del territorio. La scelta di vedersi a Torino, con vista su Lingotto e Mirafiori, sottolinea la centralità dell’impianto per l’economia piemontese. Il proposito (condiviso) è di intavolare un dialogo aperto e costruttivo.