Al momento Stellantis si trova al centro di diverse controversie: dalle tensioni con UAW a causa del rinvio della riapertura dello stabilimento Belvidere, che secondo il sindacato potrebbe non riaprire mai, alla controversia riguardo su una presunta frode sulle emissioni. Queste situazioni hanno costretto John Elkann e Carlos Tavares a volare negli Stati Uniti per studiare una nuova strategia di mercato che faccia risollevare le vendite del Gruppo. Tra queste dovrebbe esserci anche il debutto negli Stati Uniti della Grande Panda, un modello che, secondo Stellantis, potrebbe avere un grande successo nel Paese. Tuttavia, le brutte notizie per il Gruppo non finiscono qui. Secondo una recente ricerca di Consumer Reports, diversi marchi di Stellantis sarebbero tra i meno affidabili sul mercato.
Chrysler, Dodge, Jeep e Ram tra i marchi Stellantis meno affidabili del mercato, secondo una recente ricerca
La piattaforma americana ha aggiornato la classifica relativa ai marchi affidabili sul mercato, una notizia poco piacevole per Stellantis. La lista tiene conto soltanto delle auto vendute negli Stati Uniti e i protagonisti, in negativo, sono i marchi americani del gruppo automobilistico. La ricerca è stata condotta su migliaia di veicoli vecchi tra i 5 e 10 anni.
I marchi di Stellantis occupano le ultimissime posizioni di questa classifica, spezzata dalla sola presenza di Tesla. Ram occupa il 22° posto con un punteggio di 35 su 100, mentre Jeep la posizione numero 23 con un punteggio di 32 su 100. Dodge e Chrysler si trovano rispettivamente al 25° e 26° posto con punteggi di 28 e 27 su 100. I marchi giapponesi dominano invece le prime posizioni, con Lexus in testa con 75 su 100, seguita da Toyota con 72 su 100 e Mazda, che completa il podio con un 59 su 100.
In particolare, i veicoli che hanno deluso gli automobilisti sono il minivan Pacifica, l’unico veicolo della gamma Chrysler, Dodge Durango, Jeep Cherokee e Ram 1500. Probabilmente questo è uno dei tanti motivi per cui Stellantis non riesce a registrare buone vendite nel mercato nordamericano, oltre ai prezzi troppo alti.
