Stellantis: dividendi miliardari per gli Elkann

Mirko Elia Autore Automotive
Stellantis: da una parte dividendi da capogiro dall’altra i lavoratori sempre più a rischio
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La legittimità dei dividendi di Stellantis agli eredi Agnelli, in quanto azienda privata, non è in discussione. Tuttavia, la scelta di distribuire profitti miliardari mentre i lavoratori di Mirafiori si ritrovano con un contratto di solidarietà rappresenta una grave ingiustizia sociale per l’Italia, culla della FIAT.

Se la storia della FIAT non fosse stata sostenuta da quasi infiniti torrenti in piena di sussidi da parte dei governi italiani, il suo destino sarebbe stato ben diverso. Sembra però che tutto questo non sia importante per Stellantis, che cede il passo alla Cina, avanzando conquistando quote di mercato grazie al dumping fiscale e salariale.

Gli eredi Agnelli mostrano scarsa attenzione alle difficoltà dei lavoratori, incassando profitti miliardari senza occuparsi in modo significativo di Stellantis. I dividendi, che saranno pagati entro la fine della prima settimana di maggio, ammontano a ben 4,7 miliardi di euro. In realtà non tutti questi denari finiranno il 3 maggio nelle tasche dei fratelli Elkann, Si parla infatti di una serie di beneficiari che andranno a tagliare una fetta della grande torta. La struttura proprietaria degli Agnelli è infatti oltremodo articolata: la Giovanni Agnelli B.V., che controlla il 52% di Exor, deve sostenere tutti i rami della famiglia Agnelli, che conta circa un centinaio di eredi. Tra gli eredi diretti dell’Avvocato, i più noti sono John, Lapo e Ginevra, che attraverso la società semplice Dicembre hanno guadagnato rispettivamente quasi 84 milioni e quasi 28 milioni di euro.

Stellantis
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Il problema è che Ginevra non ha mai ricoperto un ruolo significativo in Stellantis, mentre Lapo fu allontanato dalla FIAT da Sergio Marchionne a causa di comportamenti discutibili e scandali sessuali. John, invece, è l’unico che ha assunto una posizione più importante anche se non ha mai potuto o voluto essere determinante nelle scelte scelte della società. Oltre ai dividendi di della compagnia automobilistica franco-italiana sono maturati quelli di Ferrari che sebbene meno corposi si parla di cifre comunque molto interessanti. Andando ad incassare ben 12 milioni di euro da Ferrari, mentre i suoi fratelli ne hanno guadagnati 4 ciascuno.

Torniamo alla realtà: i lavoratori di Mirafiori si ritrovano senza modelli da assemblare a seguito della decisione dell’amministratore delegato Carlos Tavares di cessare la produzione della 500e, che non ha raggiunto i volumi di vendita previsti. La proposta di Tavares prevede il ricorso per l’ennesima volta ai sussidi, senza offrire un vero progetto di rilancio. Purtroppo, come abbiamo già scritto in precedenza, nessun grande marchio tra quelli che la FCA ha portato in dote ai francesi della PSA sarà disponibile per l’Italia, tranne probabilmente le fine serie della Maserati.

Lo scudo dell’amministratore delegato non sembra che stia riscuotendo un grande successo con la continua chiusura degli stabilimenti italiani. Si spera che presto questa situazione possa migliorare con il ritorno di Stellantis in Italia.

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