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Stellantis: così Melfi si reinventa

In che modo Stellantis intende rinnovare l’impianto di Melfi? Ecco quali sono i programmi del gruppo per il futuro

Lo stabilimento Stellantis di Melfi, in Basilicata, è uno dei più grandi e moderni d’Europa. Inaugurato nel 1993, l’impianto ha realizzato nel corso degli anni una vasta gamma di modelli di successo, tra cui la Fiat 500X, la Jeep Renegade, la Jeep Compass e la Peugeot 2008. Nel 2023, il gruppo automobilistico, costituito due anni prima dalla fusione tra FCA e PSA, ha annunciato un investimento di 1,3 miliardi di euro per l’impianto. Ciò consentirà di modernizzarlo e di produrre nuovi modelli. Probabilmente, questo processo condurrà alla creazione di ulteriori posti di lavoro nei prossimi anni. Tuttavia, l’industria dei motori è comunque in difficoltà, dati i profondi cambiamenti ai quali è soggetta. La crescente attenzione alla sostenibilità ambientale pone lungo il cammino importanti sfide, promettendo uno sconvolgimento radicale sul fronte occupazionale.

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Stellantis: come Melfi passa al capitolo successivo

Stellantis

In un processo di conversione pieno di insidie si inserisce il destino dello stabilimento Stellantis di Melfi, attualmente specializzato nella fabbricazione di veicoli con propulsori a combustione interna. Per affrontare il futuro con ritrovato ottimismo e fiducia, il complesso diventerà un centro specializzato nei veicoli a batteria. Il primo commissionato è quello della nuova DS4 elettrica, che vedrà la luce a partire dal 2024. A partire dall’anno successivo, saranno introdotte la Jeep Compass elettrica e un ulteriore modello della compagnia.

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Inoltre, nascerà la Jeep Compass ibrida di ultima generazione, così da accompagnare il processo di transizione verso la mobilità green. D’altronde, in alcuni Paesi (e noi italiani dovremmo saperlo bene) lo sviluppo delle BEV procede a rilento. Pertanto, al fine di sorreggere l’attività, il marchio americano intende confermare le soluzioni tradizionali. Nel passato recente, un esempio concreto della filosofia adottata dall’azienda lo avevamo già riscontrato nella Avenger, disponibile, in esclusiva per il Belpaese e la Spagna, pure con motorizzazione a benzina.

Stellantis Melfi

Tornando alle prospettive di Melfi, nel 2026 nasceranno due vetture gemelle, una a firma Opel e una a firma Lancia. Per quanto riguarda il costruttore tedesco, l’idea è di riportare in auge la Manta, una coupé sportiva dal grande riscontro popolare nel corso di un ventennio, dagli anni Settanta agli Ottanta. Probabilmente, nascerà sul pianale STLA Medium e prevedrà esclusivamente powertrain elettrici. Sempre sull’onda dell’effetto nostalgia, il brand torinese rispolvererà l’ammiraglia Gamma. Rimasta per tanti anni l’esemplare di punta della gamma, il futuro ingresso in listino sarà probabilmente una berlina premium dal tocco elegante e raffinato.

Al quintetto in via di realizzazione lasceranno spazio degli “antichi baluardi”. Innanzitutto, lascerà la fabbrica la Fiat 500X, mentre nel 2025 passeranno ai saluti la Jeep Renegade e la Compass con unità a combustione interna. L’impegno preso da Stellantis avrà un impatto positivo sull’indotto. Dei nuovi posti di lavoro potrebbero essere creati nella realizzazione dei componenti, nei servizi e nel turismo.

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