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Stellantis con Leapmotor scommette sulla guida autonoma in Europa

Non solo auto elettriche: Stellantis con Leapmotor punta forte sui sistemi di assistenza alla guida.

Il futuro automotive passa per veicoli elettrici e a guida autonoma evoluta, con sistemi di assistenza sempre più sofisticati, come noto: per questo Stellantis con la cinese Leapmotor accelera sugli Adas di ultima generazione anche in Europa nel 2026, riferisce la Reuters. Obiettivo, contrastare i giganti auto – anch’essi cinesi, più Tesla e le tedesche – che invadono il Vecchio Continente con vetture dotate di tecnologia all’avanguardia, oltreché di powertrain elettrico di prim’ordine. 

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Leapmotor e Stellantis a tutto smart driving

La Casa automobilistica cinese, partner di Stellantis, è pronta a introdurre la propria tecnologia smart driving nel mercato europeo l’anno prossimo. Una tappa importante per il costruttore del Regno di Mezzo, ultimo azzardo dell’ex CEO del Gruppo euroamericano Tavares. Che infatti all’inizio era pro dazi anti Cina; dopo l’accordo con la società del Celeste Impero, si disse anti dazi. Un nuovo team di ricerca in Europa verrà creato per addestrare gli algoritmi di guida basandosi sui dati raccolti dalle infrastrutture e dalle condizioni stradali locali. 

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Nel 2023, Stellantis ha investito 1,6 miliardi di dollari e ha acquisito una quota del 21% in Leapmotor. Le due Case automobilistiche hanno formato una joint venture, Leapmotor International, in cui Stellantis detiene una quota del 51%. Opera del manager lusitano.

Sentiamo Cao Li, senior vice president di Leapmotor: “La sfida principale è che le condizioni stradali e le regole del traffico variano molto tra la Cina e i mercati esteri: dobbiamo quindi acquisire un grande volume di dati e comprendere le normative locali per adattare il nostro software”. Dove? Non sarebbe male l’Italia, ormai ai margini dell’impero auto, visto che nessun cinese vuole produrre vetture qui da noi dopo che abbiamo votato sì ai dazi anti Dragone.

Leapmotor B10 elettrica e a guida autonoma

Il modello di punta sarebbe la Leapmotor B10, un crossover con funzioni avanzate di autopilot urbano, equivalenti al Livello 3 di guida autonoma: permettono ai conducenti di togliere le mani dal volante in determinate condizioni, sebbene debbano essere pronti a riprendere il controllo quando richiesto. Non è il mezzo robot al 100%, e – se un conducente usa male questa tecnologia – il risultato è un sinistro disastroso, in quanto è vietato dormire o guardare una serie tv allo smartphone mentre si guida anche quando il pilota automatico è attivo. Un passo avanti rispetto ai sistemi di Livello 2.

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Leapmotor ha già lanciato le pre-vendite del B10 in Cina, con un prezzo di partenza di 109.800 yuan (circa 15.115 dollari). Una versione con tecnologia LiDAR e navigazione avanzata ha un costo iniziale di 129.800 yuan (circa 17.870 dollari). La joint venture tra Leapmotor e Stellantis punta a produrre il B10 direttamente in Spagna, pertanto zero dazi come auto Made by China in Europa. L’aggiornamento verrà distribuito tramite Ota (over-the-air update), così da migliorare le prestazioni del veicolo senza interventi fisici in officina, idem per eventuali richiami. 

Cinesi e guida autonoma: scacco matto

Le cinesi Zeekr e Xpeng hanno annunciato piani per portare in Europa modelli con capacità di Livello 3. Volkswagen e Mercedes lavorano con fornitori di tecnologie avanzate per migliorare i loro sistemi di guida assistita.  Il gigante BYD ha il God’S Eye anche sui modelli meno cari senza costi aggiuntivi. Volkswagen collabora con Valeo e Mobileye per sviluppare tecnologie di guida autonoma. Tesla punta a lanciare il suo software Full Self-Driving (Fds) in Europa entro la fine del 2025. Si parla spesso di cinesi low cost elettriche e a guida autonoma: una fake. Magari hanno prezzi concorrenziali, ma trattasi di tecnologie che richiedono investimenti, fatti da Gruppi auto nati per macinare profitti.

Guida autonoma in Italia: massima cautela

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Comunque, a nostro avviso, la guida autonoma è ideale in contesti che rasentino la perfezione: qualità delle strade, dell’asfalto, della segnaletica. Gli Adas di ultima generazioni, adatti all’Europa, non possono funzionare in modo corretto su strade pietose come quelle italiane: voragini, cartelli vecchi, strisce per terra invisibili, ciclabili concepite malissimo, monopattini elettrici che convivono pericolosamente con le betoniere. La Leapmotor B10 come la Tesla come un mezzo qualunque cinese a elevatissimo contenuto tecnologico impazzirebbero innanzi allo scempio stradale nostrano, con la conseguenza che si verificherebbero sinistri gravi a ripetizione.

Eravamo e siamo tagliati fuori dalla guida autonoma al 100% di massimo livello. In parallelo, l’auto elettrica era e resta una nicchia sia come nuovo sia come usato sia come circolante: 289.000 unità. Numeri ridicoli.

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