Stellantis, che disastro: crollo delle vendite, produzione bloccata e altri licenziamenti

Francesco Armenio
Stellantis registra un secondo trimestre dell’anno leggermente positivo, ma il crollo su base annua, pari al 21%, costringe a licenziare.
Stellantis

Per Stellantis è un periodo difficile, con il mercato degli Stati Uniti ad avere la peggio. I dati di vendita relativi al mese di giugno 2024 indicano un aumento del 4% su base trimestrale, ma un crollo del 21% su base annua. Le vendite nel Paese ammontano a 344.993 unità, poche se consideriamo che il Gruppo automobilistico sta puntando forte su questo mercato. Sebbene Matt Thompson, responsabile delle vendite al dettaglio di Stellantis negli Stati Uniti, resti fiducioso grazie all’aumento del 4% nel trimestre, la situazione è tutt’altro che positiva.

Stellantis fatica negli Stati Uniti: annunciati migliaia di licenziamenti

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Subito dopo la pubblicazione dei dati di vendita del secondo trimestre del 2024, infatti, il Gruppo automobilistico ha annunciato la riduzione ad un solo turno nello stabilimento di Warren, Detroit, e lo stop della produzione per più di un mese, a partire dall’8 luglio al 19 agosto, per lo stabilimento di Toledo South, in Ohio.

Per quanto riguarda lo stabilimento di Warren, saranno lasciate a casa circa 1.600 persone, pari a quasi la metà dei dipendenti dello stabilimento. Lo stabilimento di Toledo, invece, impiega circa 5.000 dipendenti e questi saranno riassegnati presso lo stabilimento di Toledo North, dove viene prodotta la Jeep Wrangler, fino ad agosto, quando potranno tornare nel “loro” stabilimento assegnato. Lo stop di un mese dello stabilimento di Toledo è dovuto alle scarse vendite di Jeep Gladiator.

Fiat 500e Mirafiori

Stellantis ha lanciato di recente sul mercato statunitense anche la Fiat 500e, che nel nostro Paese continua a far fatica nonostante gli incentivi statali. Al momento, però, Stellantis non ha ancora rivelato i numeri del modello in quel mercato. Le cose non vanno bene nemmeno per Dodge, che si prepara al debutto della prima muscle car elettrica al mondo, la Charger Daytona, con la Hornet, gemella di Alfa Romeo Tonale, che fatica a trovare acquirenti. Il brand americano di Stellantis, infatti, ha in magazzino un numero talmente elevato di esemplari, tale da poter coprire 550 giorni di vendite. La situazione non è tanto diversa in Italia, con lo stabilimento Mirafiori colpito dalla scarse vendite di Fiat 500e e Maserati. La situazione dovrebbe cambiare a partire dal 2026, quando arriverà la nuova Fiat 500 Ibrida e il modello aggiornato della city car elettrica.

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