Stellantis punta fortissimo sull’ibrido, con una scommessa dall’esito davvero incerto. Se il futuro sarà solo full electric, il gruppo guidato da Tavares dovrà riposizionarsi; se invece il doppio motore durerà ancora per molto, l’azienda euroamericana avrà fatto bingo. D’altronde, non è una sorpresa: vedi la Fiat Grande Panda, sia ibrida sia elettrica, con la prima versione che sarà competitiva come prezzi contro le cinesi. La Fiat 500 elettrica non va, e allora la si fa ibrida col 1.0 mild e cambio manuale della Panda. Nel 2024, la società conta su 30 modelli ibridi, più 5 in arrivo nel 2025 e 2026. Un po’ a metà fra l’elettrico vero e puro di Tesla o BYD, e l’ibrido vero e puro di Toyota. Una via di mezzo.
Quale ibrido Stellantis
Sarà un ibridino, leggero, per macchine grandi, medie e piccole. Soluzione a 48 volt del sistema eDCT prodotto a Mirafiori e a Metz (in Francia). Se mai i volt diventassero di più, ci sarebbe maggiore spazio per prestazioni e autonomia. Ma la coperta è corta. Superiore l’elettrico, più alto il prezzo del mezzo, inferiore la competitività anti cinese dell’auto. Comunque, il sistema evoluto di Jeep Avenger e Fiat 600 potrà trasformarsi addirittura in plug-in, per 80 km in puro elettrico: in questo caso, Stellantis metterebbe nel mirino la cinese BYD, regina delle ricaricabili nel mondo.
Quasi tutti gli ibridi Stellantis in Europa hanno già la tecnologia eDCT e il motore elettrico integrato da 21 kW. Il propulsore elettrico consente alla vettura di tenere il motore a combustione interna spento mentre si viaggia (in città). La batteria da 48 V e 0,9 kWh garantisce un’autonomia di un km in condizioni di utilizzo costante. Durante la decelerazione o la frenata, l’elettrico passa alla funzione di generatore, catturando l’energia cinetica e ricaricando la batteria. Il sistema di avviamento azionato a cinghia fa passare dalla modalità elettrica a quella ibrida.
Peccato per la mancanza da anni di motorizzazioni mild hybrid su Giulia e Stelvio: solo elettrico. Magari qui la scommessa sarebbe stata davvero vincente al 100% in termini di vendite.
I numeri dell’ibrido Stellantis
L’ibrido rappresenta il 41% delle vendite del gruppo Stellantis in Europa. Il full a 48 volt ha un’unità elettrica da 29 CV integrata nel cambio automatico doppia frizione e alimentata da una batteria da 0,9 kWh: risultato, -20% di emissioni di CO2 rispetto a un termico non elettrificato con trasmissione automatica. Il piano Dare Forward 2030: entro l’inizio del prossimo decennio, il target è in Europa unicamente elettriche. Ibridi già disponibili o in arrivo quest’anno in Europa:
- Alfa Romeo: Junior e Tonale
- Citroën: Nuova C3, Nuova C3 AirCross, C4, C4X, C5 AirCross e C5X
- DS: DS 3 e DS 4
- Fiat: Panda e 600
- Jeep: Avenger, Renegade e Compass
- Nuova Lancia Ypsilon
- Maserati: Grecale
- Opel/Vauxhall: Corsa, Astra, Astra SportsTourer, Mokka, Frontera e Nuovo Grandland
- Peugeot: 208, 308, 308 SW, 408, 2008, Nuovo 3008 e Nuovo 5008
Cos’avevano detto i sindacati sull’ibrido
In precedenza, i sindacati avevano detto a proposito di ibrido: negli ultimi incontri, al ministero delle Imprese e con l’ad Stellantis, “ci hanno confermato i cinque i modelli, di cui uno sarà la Jeep Compass ibrida, e comunicato il cronoprogramma per l’avvio delle nuove produzioni e l’intreccio con le attuali. Quattro modelli saranno full-electric con possibilità di motorizzazioni ibride e uno in versione ibrida. La produzione stimata a regime dei cinque modelli sarà di circa 260 mila vetture anno, che secondo la direzione aziendale dovrebbe saturare l’impianto”.
In programma, la Fiat 500 ibrida con partenza fine 2025. Poi c’è la joint venture con Punch Powertrain, denominata e-Transmissions, operativa a febbraio 2024: ospiterà a Torino uno stabilimento avanzato per la produzione e la fornitura di innovative trasmissioni elettrificate per la nuova generazione di modelli ibridi e Phev. Avrà una capacità installata di 600.000 trasmissioni elettrificate all’anno per supportare le esigenze complessive di Stellantis. Attualmente vi lavorano già circa 300 persone (con potenziale organico a regime di 500 dipendenti). Attualmente la produzione è in corso.
A Melfi, dal primo trimestre del 2025 al 2026 verranno lanciati i cinque nuovi modelli multibrand sulla piattaforma Stla medium. La prima sarà una DS a seguire gli altri modelli: Jeep, DS, Lancia e Jeep Compass ibrida. Le nuove vetture potranno essere motorizzate anche con l’ibrido.