Brutte notizie per i dipendenti Stellantis Atessa in Abruzzo, il più grande impianto europeo di veicoli commerciali leggeri: cassa integrazione per 400 lavoratori. Nel Comune di 10 mila abitanti della provincia di Chieti, la news rimbomba, con la cassa aperta per due settimane, dal 10 giugno 2024. Quale la causa? Si vendono pochi mezzi, volumi produttivi in calo. Non solo, anche due turni fermi oggi, per mancanza di forniture Adler. Il problema è emerso nell’incontro tra il comitato esecutivo di Fim-Uilm-Fismic e Uglm con la direzione aziendale: ko specie il mercato dei cabinati destinati ai camper. Per il segretario generale Fim Cisl Abruzzo Molise, Amedeo Nanni, la crisi attuale nel settore automobilistico richieda una risposta decisa e collaborativa da parte di Stellantis, del governo Meloni e della Regione Abruzzo. C’è preoccupazione anche in prospettiva: è necessario trovare soluzioni sostenibili per proteggere i posti di lavoro e promuovere la ripresa industriale. Leciti i timori per indotto e territorio nel complesso.
Atessa, storia gloriosa
Eppure la storia di Atessa, iniziata più di 40 anni fa tra Fiat e PSA Peugeot Citroën, ha portato a una produzione di 7,3 milioni di furgoni fino a oggi. Infatti i sindacati non sono abituati ad affrontare tensioni del genere. Stellantis ha investito qui per avviare la produzione della nuova generazione di furgoni Fiat Professional Ducato, Peugeot Boxer, Citroën Jumper, Opel/Vauxhall Movano, Toyota Proace Max. Si mira a raddoppiare i ricavi delle vendite di commerciali leggeri entro il 2030, rispetto al 2021.
Stellantis leader nel 2023 nei commerciali
Il sito produttivo di Atessa è stato creato nel 1979 nell’ambito della joint-venture tra Fiat e PSA-Peugeot Citroën: inaugurato nel 1981, ha una superficie di 1,2 milioni di metri quadrati. Ha modo di sfornare fino a 1.200 veicoli al giorno. Nel 2023, Stellantis era leader del settore sia in Europa, con una quota di mercato superiore al 30%, sia in Italia con una quota del 45,5%: da noi il Fiat Professional guida le vendite con una quota del 26,1%, grazie soprattutto al best seller Ducato. Idem a inizio 2024.