Stellantis: 7 guai da estate torrida

Ippolito Visconti Autore News Auto
Estate torrida per Stellantis, con 7 sfide fanno salire la temperatura. Stellantis affronta anzitutto il problema degli airbag Takaka della Citroën C3.
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Estate torrida per Stellantis, con 7 sfide fanno salire la temperatura.

1) Stellantis affronta il problema degli airbag Takaka della Citroën C3. 

2) Ecco i ritardi del software della Citroën ë-C3. La preoccupazione per il ceo Carlos Tavares è cresciuta per mesi. Poiché i modelli obsoleti e i prezzi elevati hanno spinto gli automobilisti a cercare prodotti più freschi altrove, dice Automotive News. Dando spallate al titolo azionario. I problemi si sono aggravati la scorsa settimana quando la società ha riportato un utile netto del primo semestre che si è quasi dimezzato, un’inversione di tendenza rispetto ad anni di concorrenti leader come Volkswagen e Ford sui margini. Stellantis ha pubblicizzato la C3 elettrica prodotta in Slovacchia come il primo passo per combattere la crescente concorrenza dei produttori di veicoli elettrici cinesi.

3) Negli Stati Uniti, l’azienda è sotto inchiesta per reclami di stallo del motore. Mentre sta richiamando circa 1,2 milioni di veicoli in Nord America per risolvere un problema software della radio che può disattivare inavvertitamente le telecamere posteriori, dice Automotive News.

Dirigenti e ingegneri, che accade

4) Due dirigenti di alto livello della tecnologia se ne sono andati di recente. L’ex dirigente di Nvidia Corp. Berta Rodriguez-Hervas ha detto addio al ruolo di responsabile dell’intelligenza artificiale insieme al capo del business software Mamatha Chamarthi, unendosi a un esodo di dirigenti di alto profilo negli Stati Uniti. 

5) Pare stia pianificando altri tagli tra gli ingegneri, più di 1.200 posizioni negli Stati Uniti, in Europa e in Cina: regioni “ad alto costo”, secondo un documento interno visionato da Bloomberg. L’azienda ha già tagliato circa 400 posti di lavoro (ingegneri) negli Stati Uniti quest’anno. Il 30 luglio, Stellantis ha dichiarato che offrirà riscatti volontari ai dipendenti statunitensi in diverse attività, minacciando licenziamenti se non avesse raggiunto i suoi obiettivi, ha riferito CNBC. 

comau

La questione Usa

Tavares (il cui contratto da ceo scade nel 2026) la scorsa settimana ha dichiarato che trascorrerà un po’ di tempo negli Stati Uniti quest’estate per implementare azioni correttive. Riduzione del personale, taglio della produzione, abbassamento dei prezzi e rilancio di due muscle car Dodge, la Charger e la Challenger, per arginare le perdite di quote di mercato e ridurre i livelli di inventario nel mercato più redditizio del gruppo.

Maserati e/o chi altri?

6) La preoccupazione profonda fra lavoratori e sindacalisti per Maserati. È questo un marchio vendibile o chiudibile secondo Tavares? Il riferimento è a queste parole: se un brand non fa soldi, lo chiudiamo.

7) I rapporti poco chiari col governo Meloni. Che chiede un milione di veicoli da produrre in Italia l’anno per il 2030. Tutto da decifrare il tavolo per un eventuale futuro accordo con l’esecutivo. Il quale intanto cerca il sostituto cinese. Durante una transizione difficilissima per Stellantis come per altri Gruppi occidentali, di fronte alla sfida dell’auto elettrica cinese. In più, il possibile Golden Power del governo per Comau.

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