Prosegue a ritmo serrato l’avanzata delle stazioni di ricarica per auto elettriche in Cina: la capillarità delle colonnine pubbliche è la chiave del boom delle macchine a batteria, nel Paese del Dragone come ovunque nel mondo. Mentre nella nazione della Grande Muraglia ci si proietta nel futuro della mobilità green, l’Europa arranca. Infatti, l’Acea (Associazione costruttori auto Ue) ha detto a Bruxelles: no ai dazi anti elettriche cinesi, ma infrastrutture per fare il pieno di elettroni, ecco cosa ci vuole. Adesso, Li Auto ha siglato un accordo con la più grande compagnia petrolifera cinese (la China National Petroleum Corporation, CNPC) per espandere la rete di ricarica. Ne dà notizia carnewschina.com. Due le parole chiave: sinergia ed energia. C’è sinergia fra chi dà energia elettrica e chi dà la tradizionale energia (benzina e diesel), col governo di Pechino che monitora affinché tutto fili liscio alla velocità della luce. Prima di Li, altre aziende hanno iniziato a collaborare con compagnie petrolifere per le infrastrutture di ricarica: Nio, Tesla, BYD, Xpeng e altre.
Chi è Li Auto
La Li Auto Inc., detta Li Xiang, è una Casa automobilistica cinese nata nel 2015 con sede a Pechino, che progetta e sviluppa veicoli elettrici speciali: utilizzano un motore endotermico come generatore di corrente per ricaricare le batterie quando si scaricano, prolungando l’autonomia delle vettura. Secondo i punti di vista, vetture di questo genere possono essere definite elettriche, elettriche con micro aiuto esterno termico (auto ibride range extender o elettriche a benzina), ibride con un grande motore elettrico. La partnership con la China National Petroleum Corporation accelererà ulteriormente la realizzazione della rete di ricarica in rapida espansione di Li Auto, che copre già oltre il 70% dei principali centri e dei corridoi autostradali nazionali della Cina.
Li Auto ha costruito 448 “stazioni di sovralimentazione” per un totale di 2.016 pile di ricarica a livello nazionale. Entro la fine del 2024, la società prevede di installare oltre 2.000 stazioni di ricarica Li e 10.000 pile di ricarica presso le stazioni di servizio CNPC, raggiungendo una copertura del 90% nei centri urbani di primo e secondo livello e del 70% lungo le autostrade nazionali. Per inciso, le previsioni cinesi sono programmi da realizzare, non chiacchiere da dare in pasto ai sudditi.

Come se si facesse il pieno di benzina e diesel
L’obiettivo è ottimizzare l’esperienza di ricarica per i proprietari di veicoli Li: il pieno di elettroni da assimilare al rifornimento di benzina e diesel. Ma le due parti lavoreranno anche per consentire l’interconnettività tra le piattaforme di ricarica. Si punta a migliorare accessibilità e comodità delle soluzioni di ricarica per i clienti in tutta la Cina. “La nostra partnership con Li sarà un boost per lo spiegamento della nostra rete di vendita e assistenza di petrolio più gas più idrogeno più elettricità”, ha affermato Xue Guoxing, un rappresentante della CNPC. Il responsabile della rete di ricarica di Li Auto, Sun Guangmin, ha aggiunto: “La collaborazione guiderà ulteriormente l’espansione della nostra rete di sovralimentazione Li 5C, offrendo ai nostri clienti un’esperienza di ricarica conveniente simile al rifornimento di carburante”.
Soldi pesantissimi in colonnine
Li Xiang ha annunciato che l’azienda prevede di investire 10 miliardi di yuan (1,4 miliardi di dollari) per costruire una rete di 3.000 compressori in tutta la Cina entro il 2025. Il 5C rappresenta fondamentalmente l’idea che la batteria può essere caricata cinque volte in un’ora. Questa partnership strategica segna una pietra miliare nel tentativo di Li Auto di costruire una solida rete di ricarica che affronti l’ansia da autonomia, un ostacolo fondamentale all’adozione di massa dei veicoli elettrici. Anche i proprietari di auto di altre marche e modelli possono trarne vantaggio.