Ssangyong Torres 2023, tutti i dettagli: esterni, interni, tecnologia, prezzi, uscita

L’aspetto robusto, gli interni confortevoli e la trazione integrale disponibile tra gli optional hanno creato notevole interesse attorno alla Ssangyong Torres 2023. Per la prima volta dal 2005 (quando uscì la Korando), il marchio sudcoreano mette in vendita un SUV.

Come abbia fatto a resistere così tanto, considerando l’enorme successo commerciale del segmento, se lo chiedono in molti. Ma bisogna ammettere che negli ultimi anni l’azienda ha avuto qualche inciampo di troppo.

Ecco perché – per stessa ammissione del Costruttore – l’obiettivo è di tornare nuovamente in auge. Per riuscirci, il nome Ssangyong lascia il posto al freschissimo brand KG Mobility in Europa e cambiano altresì la denominazione della vettura, con l’aggiunta di “EVX”, a sottolineare il powertrain elettrico, commercializzato anche nel luogo d’origine, al fianco dell’interpretazione termica.

Ssangyong Torres 2023: gli esterni

Se passiamo in analisi il look della Ssangyong Torres 2023 termico lanciato in Corea del Sud è evidente che il proposito fosse di ottenere un fuoristrada autentico. La forma dei gruppi ottici, dei paraurti e dei fari ne sono la tangibile dimostrazione. Aggiungiamoci poi il gancio di traino e il gioco è fatto. Anziché andare a invadere il già trafficato comparto degli sport utility da città, dove Hyundai Motor fa la voce grossa, si è preferita una nicchia.

Presentato negli scorsi mesi, il veicolo, da cui attinge gran parte delle idee l’omologa europea, ha destato anche alcune polemiche. Il tema scottante è la somiglianza con la nuova Jeep Grand Cherokee. Nei titoli la stampa estera ci ha calcato parecchio la mano, azzardandosi addirittura a definire la sudcoreana una “copia spudorata”. Tanto sensazionalismo giustificabile solo in parte.

È evidente che i designer abbiano preso spunto da auto presenti in commercio, ma del resto chi non lo fa? Sulla falsariga di altri campi (ad esempio nella scena musicale) dei frammenti in comune si colgono sempre. Non esiste nulla di originale al 100 per cento. Anche senza farlo di proposito, capita di replicare delle soluzioni viste altrove.

Il pomo della discordia è la griglia anteriore, che fa venire in mente le sette aperture impiegate dalla società a stelle e strisce. Delle vibranti discussioni si erano sollevate prima con Mahindra, questa sì portata in tribunale dal marchio Stellantis.

Allora aveva suscitato indignazione la Mahindra Roxor, ritenuta eccessivamente simile alla Jeep Willys. Dal canto suo, la Ssangyong Torres 2023 ha sei feritoie, non sette. E poi delle corrispondenze le si evidenziano con altri gruppi, compresa Jaguar Land Rover: il frontale ha un nonsoché della Land Rover Defender e la coda richiama la Range Rover Velar.

Gli addetti all’immagine si sono, insomma, guardati intorno, prendendo nota da alcuni dei veicoli più apprezzati in circolazione. E non hanno lesinato ad apportare un tocco personale, con, ad esempio, il rigonfiamento del montante posteriore destro.

Note le dimensioni:

Rapportata alla Kia Sportage sono rispettivamente 40, 25 e 60 mm in più. Eppure, in confronto alla rivale, il passo è più corto di 75 mm, pari a 2.680 mm. Realizzata su piattaforma Korando, la lunghezza e l’altezza segnano una forte crescita, a differenza della distanza tra le ruote.

Ciò non va a inficiare sul profilo laterale, nel complesso interessante. Lo spesso montante C è peculiare e quello anteriore, a differenza di certi competitor, scende di netto in prossimità del bagagliaio. Così facendo – riferiscono i portavoce del brand – i passeggeri posteriori avranno maggiore spazio. Dei grandi pannelli abbracciano gli pneumatici. I cerchi in lega sono nuovi, dalle dimensioni di 20 pollici, contro i 17 standard dell’auto dedicata alla Corea.

L’intervento principale in confronto alla declinazione ICE verte, comunque, sul frontale, nello specifico la zona centrale della calandra, con sei punti luminosi, e, soprattutto, i fari LED assottigliati all’inverosimile. A ogni modo, lo stile rimane essenzialmente lo stesso, votato ad audaci gite fuori porta, nei sentieri che respirano di off-road puro.

Gli interni

Pur avendo linee spartane, l’interno dispone di tecnologie avanzate. Rispetto alla controparte “originale”, cambia parecchio, con la strumentazione e il sistema di infotainment integrati dal doppio display curvo. In precedenza, lo ricordiamo, i display erano tre, di cui uno flottante da 12,3 pollici al centro, uno touch da 8 pollici per l’aria condizionata nella zona sottostante e un quadro strumenti digitale. Alla radice rimane la volontà di assicurare una visibilità ottimale, quantomai fondamentale qualora in programma vi sia un viaggetto in luoghi inospitali, che impongono tutta la concentrazione di questo mondo.

Il rispetto dell’ambiente, che culmina nel powertrain al 100 per cento elettrico (sul quale ci soffermeremo in fondo all’articolo), emerge pure dai rivestimenti adottati, rigorosamente in ecopelle. Per conferire un po’ di “calore” sia la console centrale flottante sia il cruscotto vengono valorizzati da dettagli in legno.

Il bagagliaio arriva di base a 839 litri, superiore alle connazionali Hyundai Tucson (622 litri),  Kia Sportage (637 litri) e Kia Sorento (705 litri). Quando i sedili della seconda fila vengono reclinati, la capacità di carico aumenta a 1.662 litri.

Motori e prezzi

E veniamo alla principale novità: il singolo motore elettrico collocato nella zona anteriore, che sviluppa una potenza massima di 204 CV. Con una singola ricarica si percorrono fino a 500 km nel ciclo WLTP, grazie alla batteria in ferro, litio e fosfato (LFP) da 73,4 kWh, acquistata da terzi, ovvero la BYD, una delle realtà cinesi determinate a invadere con successo i confini italiani.

Per la Torres termica il motore è un turbo benzina da 1,5 litri con 4 cilindri in linea, abbinato a una trasmissione manuale o automatica Aisin, sempre a 6 velocità. Sviluppa 163 cavalli e 280 Nm di coppia motrice massima, con la potenza di picco raggiunta a 4.000 gir/min. I consumi di carburante sono bassi e vale altrettanto per le emissioni di anidride carbonica nell’ambiente (attestato da certificazioni).

Il listino prezzi italiano annovera due versioni a trazione anteriore manuale e una automatica, nonché due AWD con trasmissione automatica. Tre gli allestimenti: Road, Dream e Icon. Di seguito, il prospetto completo:

La Ssangyong Torres 2023 (pardon, KGM Torres EVX 2023) pare aver le credenziali giuste per ridare un po’ di slancio al Costruttore. Dispone di un look caratteristico che, al di là delle critiche sollevate, non passa inosservato. E forse la parte migliore sono gli interni, generosi e dotati di tecnologie avanzate, con ben tre display. Il carattere spartano non deve destare l’impressione che la dotazione sia carente. I consumi e le emissioni di CO2 limitati “parlano” a favore. La filosofia pochi fronzoli, tanta sostanza conservata mira a convincere coloro che intendono mettersi al volante di “un’auto maschia”. In Europa affronta realtà come la Skoda Enyaq e la Volkswagen ID.4.

I media nazionali hanno segnalato delle lievi pecche in termini di dinamica, ma hanno comunque celebrato la Torres, giudicata la migliore dell’attuale gamma e con ampio margine. L’asso nella manica è costituito dal powertrain a zero emissioni per il 2024, all’avanguardia con i piani della Commissione UE, che ha decretato il bando dei mezzi endotermici nel 2035. Senza guardare troppo in là, i principali Costruttori stanno già portando avanti una campagna di transizione ecologica dei rispettivi portafogli. Lo reclamano a gran voce non solo le istituzioni, bensì la stessa popolazione, più che mai attenta all’emergenza climatica. L’industria automotive può fare parecchio per invertire la rotta e la KGM Torres EVX ha i numeri a favore.