Squadra ex Apple ed ex Tesla per la Ford Model T elettrica: qual è la sfida a Musk

Ippolito Visconti Autore News Auto
Ford sfida il numero uno di Tesla, Elon Musk. Ha preso ex collaboratori di Apple e Tesla, e vuole creare la Model T elettrica low cost.
farley ford

Ford sfida il numero uno di Tesla, Elon Musk. Ha preso ex collaboratori di Apple e Tesla, e vuole creare la Model T elettrica low cost. L’elettrica per tutti, accessibile. Lo ha detto il ceo Jim Farley: l’Ovale blu si riposiziona nei segmenti di mercato più generalisti. Il team che ci sta lavorando è composto da ex Apple ed ex Tesla: “Gente che non ha i pregiudizi che posso avere io, in quanto appartengo alla vecchia scuola”. Stanno sviluppando un approccio completamente diverso, un prodotto diverso, con costi diversi, con una batteria molto più piccola e una tecnologia diversa. Redditizia per il costruttore yankee. “La parte difficile è portare sul mercato Bev accessibili e che al tempo stesso possano generare utili, come ha fatto Henry Ford con la Model T”. Il capo della Casa Usa ricorda che c’è l’investimento nel futuro delle elettriche grazie a una convinzione: saranno redditizie. Viene allocato capitale in un settore ritenuto in grado di generare utili entro il prossimo ciclo di prodotti.

Ford Model T elettrica low cost contro cinesi, europei e Tesla

L’elettrica low cost Ford avrà come base una piattaforma flessibile che si adatterà a diversi veicoli, ma che servirà anche da base per un software e servizi. La Ford Puma full electric è il primo step di un percorso lunghissimo. In futuro, chissà, magari Ford punta all’equivalente la sfida sarà rivolta a Tesla e cinesi, ma anche Citroën ë-C3, Renault 5, Volkswagen ID.2. Magari il target è imitare la eplatform 3.0 di BYD: dalla Seagull alla HAN su una piattaforma.

ford farley

Ford ora molto indietro rispetto a Tesla

Farley sostiene che Ford sia ora molto indietro rispetto a Tesla, pur restando, almeno negli States, il numero due nel mercato delle elettriche. Perché vende Mach-E o F-150 Lightning. Che comunque – aggiungiamo noi – piccole e low cost non sono. Il nuovo modello sarà invece compatto e accessibile. Forse entro il 2026.  In quanto ai dazi, non si sbilancia: “È importante per pareggiare il terreno di gioco in questo specifico momento storico”, ma Ford dovrà diventare competitiva su costi e qualità con i suoi competitor, BYD e altri costruttori cinesi. “Abbiamo un progetto su come riuscirci. Io come ceo non posso dipendere dal lavoro della Casa Bianca. Il mio lavoro è rendere la Ford competitiva con la concorrenza che c’è in America, a prescindere dai dazi”.

Un lontano passato d’oro che deve tornare

Ford è un marchio glorioso, con un lontano passato d’oro. E un recente passato tribolato: a livello globale nel 2023 ha perso 4,7 miliardi di dollari nella divisione elettriche. Ossia 40.525 dollari a BEV venduta. Mentre nel primo trimestre 2024 già ha un “rosso” di 1,3 miliardi di dollari sulle 10.000 full electric immatricolate. Intanto, recupera col termico. Si vedrà per gli anni a venire, magari qualche alleanza full hybrid o plug-in Mazda. O elettrico totale con Volkswagen. D’altronde, qualsiasi tecnologia nei primi anni è in perdita, per via dell’investimento: inizi vendendo poco. Successivamente i numeri aumentano e in parallelo le spese di industrializzazione diminuiscono: non crei dal nulla ma cerchi di amplificare quello che già hai. Negli Usa, gli ultimi anni sono stati particolari per i Big Three: basti dire Mary Barra con General Motors potrebbe ricorrere ancora al Chapter 11. 

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