Spegnere gli autovelox non omologati: la richiesta a Comuni e Stato

Ippolito Visconti Autore News Auto
Il consulente tecnico investigativo Giorgio Marcon chiede a Comuni e alte cariche dello Stato di spegnere gli autovelox non omologati, dopo l’ordinanza della Cassazione 10505/2024.
Spegnere gli autovelox non omologati

Il consulente tecnico investigativo Giorgio Marcon chiede a Comuni e alte cariche dello Stato di spegnere tutti gli autovelox non omologati, dopo l’ordinanza della Cassazione 10505/2024. Marcon denuncia l’oggettiva illegalità della commercializzazione delle apparecchiature autovelox acquisite e fruite dalle Pubbliche amministrazioni per comminare sanzioni ai sensi dell’articolo 142, sesto comma, del Codice della strada. Domanda alle cariche Istituzionali apicali rappresentative del popolo italiano di concertare e adottare decisioni solerti e incisive volte all’immediata preventiva e prudenziale sospensione del servizio di funzionamento dei velox oggetto. Entro termini brevi. C’è anche la richiesta di rimozione o dismissione delle apparecchiature per la misurazione della velocità in uso presso e attive su territorio italiano.

È meglio procedere, per Marcon, a opportuna valutazione e adozione di soluzioni alternative. Così da promuovere e realizzare, con modalità e strumenti conformi a diritto, la vera prevenzione mirata alla tutela della sicurezza stradale a vantaggio dell’intera collettività.

Spegnere gli autovelox non omologati

Perché si chiede di spegnere gli autovelox non omologati

La Cassazione ha sancito l’illegittimità delle apparecchiature autovelox prive di omologazione. Non basta la sola approvazione rilasciata ministero delle Infrastrutture per acquisire la “fonte di prova” strumentale da potersi utilizzare dalla Pubblica amministrazione. Alla base, c’è il principio gerarchico delle fonti di diritto regge il nostro ordinamento giuridico a cui devono attenersi tutti coloro che operano nella filiera progettuale, costruttiva, e commerciale del prodotto. Nonché gli organi istituzionali preposti alla verifica e attestazione di conformità e rispondenza degli autovelox. Obiettivo, garantire la sicurezza delle persone, nella circolazione stradale, rientrante tra le finalità primarie di ordine sociale ed economico perseguite dallo Stato.

C’è un precedente

D’altronde, con sentenza 22041/2009, la Corte di Cassazione Civile, Sezione II,  aveva detto: gli organi di Polizia Stradale sono deputati alla verifica e al controllo della sussistenza della omologazione e del funzionamento degli apparecchi misuratori di velocità. Tutte le apparecchiature di misurazione della velocità devono essere sottoposte a verifiche periodiche di funzionalità e di taratura. Come le bilance: se tarate, pesano il giusto. Idem gli autovelox: se tarati, misurano la velocità bene. I Comuni devono provare la successiva periodica taratura dello strumento. Producendo sia le certificazioni di omologazione e conformità sia le certificazioni di taratura periodica. Non potendosi fondare la prova dell’esecuzione delle verifiche sulla funzionalità e affidabilità dell’apparecchio sulla mera attestazione contenuta nel verbale di contravvenzione.

autovelox

Dove fare la certificazione

Esiste un articolato iter tecnico-normativo che ogni produttore metrico è obbligato a conoscere e a osservare se intende produrre e commercializzare apparecchiature da utilizzarsi per scopi legali. I soli laboratori accreditati da Accredia e riconosciuti possono eseguire tarature. Cosa controllare? La conformità dello strumento agli specifici decreti ministeriali di approvazione o di ammissione alla Verificazione Prima e alla legalizzazione. La compatibilità, per alcuni strumenti complessi, delle unità funzionali collegate fra loro che sono oggetto di diversi decreti di approvazione.

No alla sola approvazione. Una soluzione lontana da quella tracciata imposta dal legislatore in base a leggi di fonte primaria. Non derogabili da fonti normative secondarie. Elude i princìpi costituzionali e normativi, nazionali ed europei vigenti in materia con evidente lesione del principio di legalità.

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