Spaventose spedizioni delle auto elettriche cinesi in Europa: ecco perché

Ippolito Visconti Autore News Auto
Le spedizioni di veicoli elettrici in Europa salgono alle stelle in vista delle tariffe Ue.
Spaventose spedizioni delle auto elettriche cinesi in Europa

Prima che l’Ue riscuota i dazi Ue anti auto elettriche cinesi, le Case del Dragone invadono l’Europa di macchine a batteria. Se e quando le barriere saranno attive, prima cioè che i dazi siano definitivi, comunque queste vetture made in China e presenti nel Vecchio Continente non pagheranno le tasse. Morale: i costruttori della più grande economia asiatica hanno spedito 60.517 veicoli elettrici alle 27 nazioni del blocco commerciale europeo a settembre 2024. Con un aumento del 61 percento rispetto a settembre 2023. Lo dice Automotive News, citando Bloomberg.

Numeri spaventosi, segno della forza straordinaria dell’ex Celeste Impero, che con le sue immense navi solca i mari e traversa gli oceani pur di far profitto. La tenacia degli uomini della Terra di Mezzo contro la tecnoburocrazia ammuffita di Bruxelles, impaurita da tutto e da tutti, che non intende fare la battaglia a viso aperto. 

Quasi come a ottobre 2023

Il precedente picco di 67.455 veicoli era stato nell’ottobre 2023: all’epoca, la Commissione europea annunciava che avrebbe avviato un’indagine anti-sovvenzioni sui veicoli elettrici realizzati in Cina. Con risultati, guarda un po’, contro Pechino: sussidi ingiusti. Oltre la Grande Muraglia, si respingono gli addebiti. E anzi si formulano accuse contro Ue e governi locali, rei di dare aiuti alle aziende in vari campi: di qui, i dazi su liquori e carne di suino, e prodotti alimentari vari. Senza contare le bastonate di tasse potenziali come ritorsione alle Case tedesche che vendono in Cina: BMW, Mercedes e VW.

L’UE ha introdotto dazi provvisori a giugno e ha richiesto alle aziende interessate di accantonare garanzie, ma i funzionari hanno affermato ad agosto che il blocco non le avrebbe riscosse retroattivamente. Il 4 ottobre gli stati membri hanno votato per imporre nuove tariffe fino al 35 percento, con 10 paesi tra cui Francia, Italia e Polonia a favore della misura. Mentre Cina e UE continuano a negoziare una soluzione alternativa, si prevede che le tariffe entreranno in vigore alla fine di ottobre 2024.

Le spedizioni di veicoli elettrici in Europa salgono alle stelle in vista delle tariffe Ue.

Produzione in Europa

BYD prevede di avviare la produzione in Ungheria e Turchia e altri tra cui Xpeng e il marchio di veicoli elettrici premium Zeekr (di Zhejiang Geely Holding Group Co) affermano che stanno valutando la possibilità di localizzare la produzione. Per scavalcare i dazi. Da parte loro, le nazioni stendono tappeti d’oro ai cinesi, idolatrati, portatori di lavoro e prosperità. Nella torre d’avorio di Bruxelles, i tecnocrati ultra green arrossiscono mentre recitano il rosario elettrico basato su dogmi e ideologie assurde: vedi la batteria che non inquina nel ciclo vita.

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