Amante delle sorprese pirotecniche, abile showman, Musk lascia il mondo automotive stupito con Tesla. Primo: i ricavi totali del terzo trimestre 2024 sono aumentati dell’8% a 25,2 miliardi di dollari. Secondo: utile netto nel terzo trimestre di 2,2 miliardi di dollari, in aumento del 17% rispetto allo stesso trimestre dell’anno scorso. Terzo: il ceo prevede un aumento delle consegne di veicoli nel 2025 fino al 30%. Per la precisione, i ricavi del settore automobilistico sono aumentati del 2% a 20 miliardi di dollari. Quelli dell’energia su del 52% a 2,4 miliardi. Quelli dei servizi +29% a 2,8 miliardi di dollari. Poi, via con elogi sulla Casa texana, come lei nessuna al mondo. D’altronde, è colui che ha rivoluzionato il settore mobilità planetaria grazie alle sue elettriche, e si può permettere queste uscite in stile film Hollywood. Il tutto mentre la parola crisi riecheggia nei consigli d’amministrazione tesissimi di molte aziende auto.
Lettera agli azionisti: parole che suonano bene
Parole che suonano bene per gli azionisti nella lettera che Tesla ha inviato loro. Avanti con nuovi modelli economici il prossimo anno e rapidi progressi nei suoi progetti di intelligenza artificiale, tra cui software per rendere i suoi veicoli esistenti completamente autonomi. “Nonostante i venti contrari macroeconomici sostenuti e altri che tirano indietro gli investimenti in EV, restiamo concentrati sull’espansione della nostra gamma di veicoli e prodotti energetici, riducendo i costi e realizzando investimenti critici in progetti di intelligenza artificiale e capacità produttiva”.
Ci sembra di sentirlo in call con gli analisti quando, perentorio e deciso, afferma: l’aumento dell’utile è arrivato nonostante un contesto difficile per la vendita di automobili, con tassi d’interesse sui prestiti che sono ancora elevati; “Credo che, se si guarda alle aziende di veicoli elettrici a livello mondiale, per quanto ne so, nessuna sia redditizia”.
Numeri spaziali
Le vendite di veicoli sono aumentate del 6,4 percento nel terzo trimestre a 462.890, spinte dagli incentivi alle vendite globali e dal lancio del pick-up Cybertruck negli Stati Uniti. Nei primi tre trimestri del 2024, le consegne di Tesla sono diminuite del 2,3 percento a poco meno di 1,3 milioni di veicoli. Nella fase di ai risultati del terzo trimestre, gli analisti di Wall Street hanno avvertito che i margini dei veicoli Tesla erano sotto pressione a causa dell’aumento degli incentivi alle vendite e dei tagli dei prezzi. I margini lordi di profitto automobilistico, esclusi i crediti normativi, sono saliti al 17 percento nel terzo trimestre, guadagnando più di 2 punti percentuali rispetto al trimestre precedente, ha affermato Reuters. Il netto miglioramento dei margini ha contribuito ad aumentare il prezzo delle azioni del costruttore del 12 percento nelle contrattazioni di ieri.
Prima l’ecosistema
Il mitico Elon lo ha capito e fatto anzitempo su tutti. Prima serve l’ecosistema, con colonnine iper rapide, poi si potrà parlare di auto: di qui i Supercharger. Dove vuole andare l’Europa delle altre elettriche senza stazioni veloci a sufficienza? Da noi, per adesso, l’elettrico è adatta ai furgoncini negli spostamenti urbani a corto raggio. Tant’è vero che, con intelligenza, i cinesi imitano Tesla, cercando di superarla in fatto di tecnologia. Adesso che il Dragone minaccia il mondo con le proprie full electric, Musk sposta un po’ l’attenzione e gli investimenti sull’intelligenza artificiale e sul robotaxi per due passeggeri: è già pronto a giocare una seconda partita a un altro sport, visto che – nell’altro – l’ex Celeste Impero si rivela una tigre.