Arriva la terza generazione Smart caratterizzata dal primo cambio automatico a doppia frizione del segmento. Rivediamo il percorso di questo innovativo modello nato da una Joint Venture molto particolare che ha puntato sullo stile e le necessità nuove della mobilità urbana che si è adattata alla rinuncia dei due posti posteriori.
Le Smart precedenti erano caratterizzata da una trasmissione automatica molto meccanica, un rogano a cambio dotato di una serie di attuatori idraulici in grado di muovere gli ingranaggi connessi ad una centralina elettronica dedicata alla sua gestione.
Il nuovo sistema di trasmissione della terza generazione Smart ha le seguenti caratteristiche. Innanzitutto, il nuovo sistema nasce grazie alla collaborazione con il gruppo Renault Nissan che ha elaborato nuovi motori a tre cilindri con trasmissioni manuali fino a cinque marce. Il nuovo cambio si chiama Twinamic, prodotto dalla Gertrag. Troviamo sei rapporti e un tastierino accanto alla leva che permette di scegliere tra due logiche di funzionamento: eco e sport. Le palette al volante sono optional, perché in città non è certo la sportività che interessa, ma lo Start/Stop è di serie. A proposito di sport, i dirigenti Mercedes sono stati orgogliosi di sottolineare che questa è l’unica trasmissione automatica che non viene prodotta in casa, una caratteristica che condivide con quella montata su un solo altro modello del Gruppo Daimler, la AMG SLS GT. Questa Smart non è certo pensata per emulare le sue prestazioni, ma il Twinamic le dona un tocco di dinamicità che nelle ripartenze non guasta affatto. Un effetto che sarà ancora più evidente alla fine dell’estate, quando entrerà a listino anche la versione Turbo da 90 CV. Per il momento il doppia frizione si può avere solo sulla aspirata da 71 CV che sono comunque sufficienti ad affrontare tutte le situazioni, anche in autostrada, dove si riesce a sfruttare la sesta ‘di riposo’. Ma è negli ‘stop and go’ cittadini che si apprezza appieno la presenza del doppia frizione, che è in grado di abbattere notevolmente lo stress della marcia urbana.