Il presidente della Commissione UE, Ursula von der Leyen, propone una finestra di tre anni per raggiungere l’obiettivo CO2. Quindi, l’Unione concederà alle Case automobilistiche un margine di manovra per raggiungere gli obiettivi di CO2 del 2025: tre anni. Si passa al 2028. Con multe nel 2029. Sinora la norma era: 2025 con multe nel 2026. Una finestra di tre anni per i target originariamente stabiliti per quest’anno. L’emendamento al Green Deal 2019 è mirato per dare flessibilità al settore automobilistico in base alle norme sulle emissioni del 2025 sarà proposto entro la fine del mese, secondo von der Leyen. I cambiamenti significano questo: le Case automobilistiche possono mancare l’obiettivo quest’anno a patto che superino le aspettative nei prossimi due.
Proposta di modifica delle norme
“Questo mese, proporrò un emendamento mirato al regolamento sulle emissioni: invece di una verifica su base annuale della conformità con gli standard, le imprese potranno basarsi su un periodo di tre anni. Gli obiettivi rimangono invariati, ma questo significa più respiro per l’industria, significa anche maggiore chiarezza, senza modificare gli obiettivi concordati”, dice il presidente UE. Entro un mese l’emendamento. Le Case automobilistiche non dovranno pagare multe per il mancato raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni previsti per il 2025: i conti si faranno direttamente nel 2027, senza modificare i target numerici.
Più flessibilità
Le azioni delle aziende auto europee, tra cui Volkswagen, Mercedes-Benz Group e Renault, sono balzate dopo le dichiarazioni di von der Leyen, facendo salire di quasi il 3% l’indice Stoxx 600 Automobiles & Parts nelle contrattazioni intraday. Il guaio nasce dal flop elettrico: non permette di centrare i target. Sono 16 miliardi di sanzioni. O un pool con crediti verdi da comprare: i venditori (Case cinesi e Tesla) farebbero affari d’oro.
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Respiro
La mossa fornirà un po’ di tregua (Volkswagen aveva avvertito che avrebbe dovuto pagare 1,5 miliardi di eur a causa delle regole), altre aziende come la Volvo Car hanno chiesto alla commissione di attenersi ai suoi obiettivi per aiutare a fornire certezza normativa a coloro che hanno già investito molto in nuove tecnologie: la Casa svedese di proprietà della cinese Geely dice che le modifiche alle norme potrebbero ritardare il passaggio ai veicoli elettrici. Stabiliti anni fa, gli standard UE hanno dato al settore molto tempo per prepararsi e diversi meccanismi per conformarsi, ha affermato l’amministratore delegato di Volvo Jim Rowan in una dichiarazione via e-mail. Volvo “ha effettuato i grandi investimenti necessari per essere pronta per il 2025. Aziende come la nostra non dovrebbero essere svantaggiate da modifiche dell’ultimo minuto alla legislazione”. Gli analisti di UBS Group hanno affermato di aspettarsi che l’azienda riceva fino a 300 milioni di euro dai pari che desiderano mettere in comune la propria flotta con il produttore.
Ambientalisti infuriati
Anche i gruppi ambientalisti hanno criticato la flessibilità aggiuntiva, affermando che rischiava di minare ulteriormente la competitività delle case automobilistiche europee durante la transizione. Transport & Environment ha descritto il cambiamento come “un regalo senza precedenti all’industria automobilistica europea nel bel mezzo di un anno di conformità”. “Indebolire le norme UE sulle auto pulite premia i ritardatari e fa poco per l’industria automobilistica europea se non lasciarla ulteriormente indietro rispetto alla Cina”, ha affermato William Todts, direttore esecutivo di T&E, in una dichiarazione via e-mail. “L’UE rischia di creare un’incertezza molto dannosa sulla transizione dei veicoli elettrici in Europa”.
La metafora degli studenti
Via X, il vicepresidente della Commissione europea Stéphane Séjourné è esplicito: la Commissione Europea ha deciso di introdurre un meccanismo di flessibilità triennale per i costruttori di auto in materia di CO2. Non bisogna penalizzare il settore da aiutare. Gli studenti più bravi riusciranno a mettere a frutto i propri sforzi, mentre quelli più indietro avranno più tempo.
Non è legge
L’emendamento proposto dovrà essere firmato dagli stati membri e dal Parlamento europeo. La Commissione pubblicherà mercoledì il suo piano d’azione per aiutare l’industria automobilistica europea in difficoltà, con l’alleggerimento degli obiettivi del 2025 da integrare con misure a più lungo termine, come incoraggiare il settore delle auto aziendali a incentivare l’acquisto di veicoli elettrici. Von der Leyen ha annunciato che l’UE avrebbe istituito un’alleanza industriale per promuovere i progressi tecnologici, in particolare nella guida autonoma. Ha anche affermato che il blocco avrebbe esplorato il supporto diretto dell’UE per i suoi produttori di batterie, inclusa l’introduzione graduale di requisiti europei sui contenuti per le batterie. Sarà guerra totale: adesso, in Parlamento UE, sarà guerra totale fra le lobby green e le Case: Unione dilaniata dalle polemiche.