Sulla Skoda Elroq 2025 cominciano a farsi largo delle indiscrezioni, ancora in attesa di conferma da parte del costruttore boemo. Dopo il primo brusio di sottofondo, la vettura comincia ad assumere una fisionomia piuttosto nitida, sia sul fronte degli esterni sia in termini di interni e motorizzazioni. La decisione di non giocare subito allo scoperto è stata, come è facile intuire, dettata dal timore di vedersi “soffiare” alcune idee dai competitor. Soprattutto oggi è difficile ritagliarsi uno spazio proprio sul mercato, e occorre prestare la massima attenzione, onde evitare di essere messi in secondo piano da qualche azienda “furbetta”.
A ogni modo, il materiale trapelato in rete permette di immaginare le peculiarità del veicolo, avente il compito di tenere alta la bandiera del marchio, parte integrante del Gruppo Volkswagen. Durante gli incontri con la stampa, il Gruppo si è sbottonato un po’ circa i piani in serbo, destinati ad avere attuazione nel corso dei prossimi anni. Le ambizioni del conglomerato di Wolfsburg sono parecchio elevate, e non soltanto in riferimento alle proposte extra-lusso. Oltre a Porsche, Audi e Lamborghini, esistono anche i brand popolari. E in questa categoria rientra Skoda, autore di una strategia votata al pragmatico.
Senza mai concedersi dei voli pindarici, con il concreto rischio di farsi davvero male, la compagnia cercherà di mantenere un ruolo di primo piano nel comparto delle “utilitarie e affini”. Ciascuna tessera va a comporre un puzzle preciso, e la Skoda Elroq 2025 è una soluzione sulla quale i progettisti nutrirebbero delle elevate speranze. Andiamo quindi a vedere, in modo dettagliato, i tratti distintivi del veicolo. Attraverso quali direttrici ha l’ambizione di distinguersi dalle antagoniste? È quanto proveremo a capire nel corso dei prossimi paragrafi, quando esamineremo, innanzitutto, gli esterni. Dopodiché, ci interesseremo agli interni, in termini sia di spazio sia di dotazioni di bordo. Verso la conclusione, parleremo delle motorizzazioni, dei prezzi e dei potenziali concorrenti.
Skoda Elroq 2025: gli esterni
Resistere al cambiamento è possibile fino a un certo punto. Pertanto, l’azienda boema ha accettato il passaggio al green. Un programma avviato nel 2019, sotto forma della compatta CitiGo, e proseguito in seguito dalla Enyaq iV, confermante la determinazione dei piani alti di abbracciare i moderni sistemi di alimentazione. Del resto, le autorità politiche dell’Unione Europea hanno fornito delle precise direttive, e fingere il contrario rischierebbe di rivelarsi una mossa controproducente. A partire dal 2035 i propulsori a combustione interna saranno banditi, fatta eccezione per gli e-Fuel, almeno allo stato attuale.
Mentre i portavoce di Porsche prefigurano un rinvio, le istituzioni sovranazionali continuano a mantenere le rispettive posizioni. Alla luce del cambiamento ambientale, vi è la sensazione che sia necessario velocizzare la svolta. In precedenza, sarà introdotto il protocollo sulle emissioni Euro 7, rivisto in seguito alle pressioni esercitate da Italia, Francia, Spagna e Repubblica Ceca. Tra i motivi dietro alle proteste figurano gli elevati costi da sostenere, al fine di adeguarsi alle direttive dell’autorità. In definitiva, andrebbero investiti dei fondi che sennò verrebbero riutilizzati altrove, nello sviluppo delle full electric.
Su quali saranno i tratti distintivi sotto il profilo estetico della Skoda Elroq mancano delle comunicazioni ufficiali. Ciononostante, un’idea di massima l’abbiamo grazie all’evento di presentazione dei piani elettrici, da cui proviene l’immagine sopra condivisa. La lunghezza pare si aggirerà intorno ai 4,5 m. Si perseguirà la razionalizzazione delle spese, con vantaggi pure nella prospettiva dei consumatori. Benché una BEV comporti un rincaro, il criterio dell’efficienza è alla base del programma posto in essere.
Rispetto alle cugine vi saranno delle modifiche sostanziali sul fronte delle proporzioni. Il centro stile incaricato di prendersene cura lavorerà per conferire personalità. Senza rappresenta una banale copia carta carbone delle sorelle, l’esemplare dell’Est Europa sfoggerà delle linee muscolose e scolpite. Il personale addetto a occuparsene cercherà “l’effetto wow”, mediante dei tocchi mirati, frutto della fantasia e dell’ingegno di una squadra competente, ben al corrente dei gusti in perenne evoluzione.
Il linguaggio, frutto della crasi di “Electric” e “Karoq” identifica il nuovo linguaggio stilistico “modern solid” della compagnia, che sarà adottato dall’intera gamma. Come indicato da fonti vicine al quartier generale, vi sarebbe l’intenzione di applicare superfici levigate e continuità, in maniera da conferire una sensazione di dinamicità. La mascherina risulterà più piatta e larga, contraddistinta da una firma luminosa estesa e dal lettering “Skoda”, anziché del logo. Inoltre, ci sarebbe l’idea di implementare dei fari a sviluppo verticale, sovrastato da sottili luci diurne orizzontali.
Gli interni
Malgrado le dimensioni compatte, la squadra di progettisti si impegnerà a fornire un salotto accogliente. Grazie a soluzioni accurate, derivanti da uno studio attento dell’ergonomia, gli occupanti avranno modo di stare comodi. Il passaggio al powertrain full electric determina dei progressi da diversi punti di vista.
Tra le modifiche probabili figura la scomparsa del tunnel della trasmissione, una soluzione già adottata altrove e accolta favorevolmente dal pubblico di riferimento.
Le tecnologie registreranno un progresso, dove, invece dei soliti comandi fisici, figureranno i comandi digitali, ma con discrezione. Questo è suggerito dal responso contrastante degli acquirenti del Gruppo Volkswagen. A causa di un’impianto ritenuto troppo lento e confusionario, reo di distrarre il conducente, si è pensato di fare marcia indietro, già nel restyling della Golf, svelato nel recente passato. Anche sui software, il presidente del Gruppo VW, Oliver Blume, ha espresso critiche, pertanto è da aspettarsi l’adozione di una strategia analoga per il resto dei marchi del colosso tedesco.
La dotazione dei sistemi di sicurezza sarà di livello 2, il massimo standard consentito sulla scena europea. Se negli Stati Uniti Mercedes-Benz ha dato il via alla fase sperimentale del livello 3, previo consenso della classe politica, l’UE tituba, temendo che un eccessivo ricorso al “cervello elettronico” comporti un maggiore rischio di incidenti. Infine, ci aspettiamo gli aggiornamenti via etere dalla Skoda Elroq, noti anche con l’acronimo OTA. Questo consentirà di scaricare e installare gli upgrade da remoto, senza la necessità di recarsi in officina. Fedeli alle consuete pratiche aziendali, ci si aspetta che l’abitacolo vantaggi finiture pregevoli e diverse soluzioni pratiche, come numerosi vani portaoggetti e sedili reclinabili.
Motori e prezzi
La Skoda Elroq sarà basata sull’architettura MEB del VW Group, in nome delle economie di scala. Per quanto riguarda le motorizzazioni, il propulsore potrà essere singolo, collocato sull’asse posteriore, o bimotore 4×4, in grado di erogare rispettivamente una potenza da 179 a oltre 250 CV. La batteria dovrebbe essere da 77 kWh, garantendo una percorrenza di circa 480 km con un singolo ciclo di ricarica. L’azienda prevede anche l’introduzione di un battery pack più capiente da 86 kWh. Inizialmente, sarà dotata dell’Enyaq iV, seguita dalla Elroq, che aumenterà l’autonomia a quasi 600 km.
Il prezzo dovrebbe essere leggermente inferiore ai 30.000 euro, posizionandosi a metà strada tra l’Enyaq iV e la futura elettrica urbana ancora senza nome, che mira a raggiungere un listino di 20.000 euro. Le rivali saranno diverse, dalla Mini Aceman alla Ford Explorer EV, fino alla Jeep Avenger.