Silk-FAW: la Regione Emilia-Romagna chiede garanzie sul piano

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La produzione dei primi esemplari della Silk-FAW Hypercar S9 era in programma per i primi mesi del 2023. Tuttavia, la start-up italo-americana-cinese non ha fin qui acquistato i terreni vicino a Reggio Emilia, dove deve nascere lo stabilimento e il Campus di ricerca. L’ennesimo ritardo nel piano industriale, il quale, stando alle precedenti comunicazioni dell’azienda, impiegherà oltre 1.000 nuovi lavoratori entro il 2025, mentre oggi ne conta appena 75, ha spinto la Regione Emilia-Romagna a chiedere delle delucidazioni in merito.

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Secondo quanto riporta l’agenzia di stampa Reuters, l’assessore Vincenzo Colla – addetto a sviluppo economico, green economy, lavoro e formazione – parlerà il prossimo 14 luglio con il management di Silk-FAW per esaminare il piano e stabilire se vi siano o meno i presupposti affinché gli investimenti promessi un anno fa trovino conferma.

Silk-FAW: la Regione Emilia-Romagna vuole vederci chiaro

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Colla pretende maggiore chiarezza. I piani alti della compagnia – ha dichiarato – sono tenuti a spiegare se il progetto prosegue e, in tal caso, quali risorse finanziarie sono disponibili. A nome della Regione Emilia-Romagna esprime preoccupazione. Fin qui i flussi finanziari non sarebbero stati all’altezza delle necessità. Si aspettano di vedere una tabella di marcia finanziaria in grado di rendere il progetto sostenibile.

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Attraverso il managing director Katia Bassi, Silk-FAW ha anticipato alla Reuters diversi chiarimenti per la prossima settimana su temi differenti, inclusi quelli finanziari. La Bassi ha poi sottolineato come, malgrado il ritardo nell’acquisto dei terreni per la fabbrica, abbiano portato avanti i lavori di sviluppo dell’hypercar S9 e di due EV denominati S7, previsti per il 2025. Inoltre, sono impegnati a raccogliere la somma di oltre un miliardo di euro per dare avvio all’attività.

Si tratta dell’importo necessario e non hanno la possibilità di tornare indietro o di ridimensionare i propositi, ha chiarito Katia Bassi. Il fine – ha proseguito – è di iniziare a realizzare veicoli in Italia e Silk-FAW sta già approvando il bilancio 2021. La giovane realtà – lo ricordiamo – è una joint venture italiana costituita dall’americana Silk EV di Jonathan Krane e dai cinesi di FAW nel 2020.

 

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