L’auto elettrica Ferrari arriverà nel 2025, come conferma il presidente John Elkann. In passato, Ferrari ha sempre vinto a mani basse. Che fosse termica a benzina, o termica ibrida con motore elettrico ad affiancare quello a benzina, comunque Maranello trionfava ancora prima di scendere in campo. L’inimitabile fascino sia dei propulsori sia del suono divino per strada. L’adrenalina di un V12 sotto il cofano non la dà nessuna macchina al mondo. Dal 2025, però, con l’elettrico le cose cambiano, perché ci sono numerosi avversari. Anzitutto la statunitense Tesla S Plaid di Musk, ma anche le cinesi, a partire dalla Xiaomi SU7. Il Cavallino avrà due strade. Uno: essere nettamente superiore a livello tecnologico, con una super batteria dalle prestazioni ineguagliabili. Si deve stare davanti a tutti come accelerazione, ripresa, autonomia, efficienza. Due: gareggiare alla pari di Tesla e cinesi.
I possibili numeri chiave della Ferrari elettrica per vincere
Ferrari può stupire. Grazie all’e-building dedicato. Immaginiamo magari con un pacco batterie tecnologia cell to pack che garantisca densità record sui 500, poi 100 kWh di capacità. E ancora, inverter al carburo di silicio 99% di efficienza, piattaforma a 1000 V. Inoltre, un motore elettrico per ruota da 250 kW ognuno per lo 0-100 km/ sotto 2,5 secondi, e 350 km/h autolimitati. Il tutto grazie a un coefficiente di penetrazione di 0,199. Queste le armi per distruggere Tesla e i cinesi. La differenza la faranno la chimica delle batterie e il sistema di trazione, con componenti interni a Ferrari.
Ferrari e-building, un gioiello
Sull’e-building sono stati investiti 200 milioni di euro: flessibilità produttiva totale con le logiche dell’Industria 4.0. Un sito alimentato al 100% da fonti rinnovabili, con l’ausilio di oltre 1,3 MW di pannelli solari. Al personale iper specializzato si affiancano robot collaborativi: presenti le indispensabili aree relax, zone verdi e aree illuminate con luce naturale. Fa bene Ferrari ad aggredire l’elettrico? Certo. Si gioca d’anticipo. Le esperienze negative di Blockbuster, Polaroid, Mivar, Phonola, Blackberry, Nokia lo insegnano: mai sedersi sugli allori. Specie se hai mostri come Tesla e cinesi che premono. Ieri, le novità erano: iniezione diretta, nolder sulle GT, alettoni in F1, cambio sequenziale al volante nelle auto da corsa e di serie, V10, ibrido fotonico. Adesso, a tutto elettrico.
Prezzo della Ferrari elettrica
Stando a Reuters, costerà almeno 500 mila euro. Più optional particolari o personalizzazioni che fanno lievitare il conto del 20%. Si supera la media di 350 mila euro registrata sull’attuale gamma Ferrari nel primo trimestre 2024.
Parla Elkann
“Si sta chiudendo un anno di sviluppo del business” del Cavallino, “con risultati finanziari eccellenti e una crescita del nostro brand in ogni anima dell’azienda. Siamo costantemente orientati al futuro. Ecco perché guardo con entusiasmo ai tanti progetti del prossimo anno: la prima Ferrari elettrica, un team di Formula 1 che accoglie nuovi talenti e la nuova coppia di piloti Charles e Lewis. In attesa della nuova sfida nel mondo della vela. Nel secondo semestre del 2025, condivideremo al Capital Markets Day un nuovo piano strategico”.
Avventura a batteria
Elkann reputa la prima Bev Ferrari “un nuovo ed entusiasmante capitolo della nostra storia, che si aggiunge alla produzione e allo sviluppo dei modelli a combustione interna e ibridi. Ciascuno di essi sarà in grado di garantire le straordinarie emozioni di guida proprie di una Ferrari”. Dalla parte del Cavallino, “la forza del portafoglio ordini e la crescita delle personalizzazioni: due chiari trend che confermano il successo delle nostre vetture sportive”. Senza dimenticare la F80, “culmine di un piano di lanci che ha calamitato l’entusiasmo dei nostri clienti e ha ulteriormente arricchito la nostra gamma”.