Saudi Aramco è pronta a prendere una partecipazione di circa il 10% in una joint venture (Horse) nel settore dei motori termici e ibridi con Renault e con la cinese Zhejiang Geely Holding: lo riporta Automotive News. Per farlo, sborserà sull’unghia 7,4 miliardi di euro. Renault e Geely che manterranno circa il 45% ciascuna. Ricordiamo che Saudi Aramco è la compagnia nazionale saudita di idrocarburi che produce 10 milioni di barili al giorno, nonché grande finanziatore del governo saudita. Mentre Geely è la cinese in costante crescita, che ha fatto rinascere la svedese Volvo fra l’altro. Un bel colpo anche per Renault, che si “fidanza” con due giganti economici, desiderosi di affermarsi a livello planetario. Quando l’ufficializzazione? A giorni, pare.
Cosa bolliva in pentola
In seguito all’accordo siglato l’11 luglio 2023 da Renault e Geely, e dopo aver ottenuto l’approvazione delle autorità competenti, Horse Powertrain Limited è stata ufficialmente creata il 31 maggio 2024, con una quota di partecipazione del 50% di entrambi i gruppi. In effetti, nel 2023, le tre società avevano annunciato di una “alleanza”, con Saudi Aramco che sembrava volesse possedere fino al 20% della joint venture.
Niente elettriche pure: propulsori a combustione e a doppio motore. Segno che molti pensano come in futuro non esista solo il full electric. I portavoce di Renault, Geely e Saudi Aramco non hanno commentato.
Si mira a 15 miliardi di fatturato annuo
Francesi e cinesi parlano di decarbonizzazione su un mercato in cui si stima che oltre la metà dei veicoli prodotti sarà ancora dotata di motorizzazione termica entro il 2040. Renault e Geely ritengono sia necessario abbinare più tecnologie. Con copertura di tutti i tipi di soluzioni ibride: full hybrid e plug-in hybrid a grande autonomia, ma anche motori a combustione interna che si avvalgono di carburanti alternativi come etanolo, metanolo, Gpl, Gnc, idrogeno.
Horse sarà fornitore di molti clienti industriali, tra cui il Gruppo Renault, Geely Auto, Volvo Cars, Proton, Nissan e Mitsubishi Motors Company. Collaborerà con clienti di tutto il mondo per offrire soluzioni complete in ambito tecnologico. I numeri? Siamo a 17 stabilimenti mondiali, circa 19.000 dipendenti, attorno a 15 miliardi di euro di fatturato annuo previsto, e 5 milioni di gruppi motopropulsori previsti all’anno.
Le ambizioni del principe ereditario Mohammed Bin Salman
Proprio a inizio giugno 2024, Saudi Aramco ha venduto azioni raccogliendo 11,2 miliardi di dollari per Riad: obiettivo, aiutare gli ambiziosi piani del principe ereditario Mohammed Bin Salman. Che vuole rinnovare l’economia con investimenti anche nell’intelligenza artificiale, nel turismo e nel progetto del deserto di Neom. Ma soprattutto nello sport. C’è il calcio nel mirino: Saudi Aramco guarda all’Italia con estremo interesse, punta solo squadre vincenti degli ultimi tempi, con progetti a lungo termine e manager capaci. In questo momento, solo una società di calcio italiana è appetibile.